Taranto, strangolò un anziano durante una lite per denaro: condannato a dieci anni

Il 28enne muratore Cosimo Casone agì in caso dell'83enne Mario D'Amato dopo essere stato percosso con un bastone

Taranto, strangolò un anziano durante una lite per denaro: condannato a dieci anni

Strangolò un anziano di 83 anni nella sua abitazione. È accaduto a Taranto, esattamente un anno fa. Oggi arriva la sentenza per Cosimo Casone, 28enne tarantino, di professione muratore. Il giovane uomo è stato condannato a dieci anni di reclusione per l'omicidio di Mario D'Amato, un ex idraulico. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di 16 anni.
La sentenza nei confronti di Casone è stata emessa dal gup Pompeo Carriere.

La scoperta del corpo esanime in casa venne fatta da parte dei carabinieri grazie alla confessione del giovane recatosi alla caserma del comando provincia di Taranto per autodenunciarsi. Sul luogo dell'omicidio si recarono immediatamente i militari dell'Arma per constatare quanto denunciato dallo stesso Casone. Con le forze dell'ordine anche il pubblico ministero di turno, Giovanna Cannarile, il medico legale e la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri per effettuare i rilievi investigativi necessari.
Il muratore era un conoscente della vittima e si era recato a casa sua sabato sera verso le 21. Alla base dell'omicidio pare ci sia stato un diverbio per una piccola somma di denaro.

La vittima, secondo quanto raccontato da Casone, avrebbe colpito con il bastone il giovane che, a sua volta, gli avrebbe stretto le mani intorno al collo fino a strangolarlo. Ora l'uomo è in stato di fermo per il reato di omicidio in attesa di arresto.

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