Le tariffe sono troppo care La rivolta al porto di Capri: stop a tutte le imbarcazioni

I giovani imprenditori manifestano contro le compagnie private che hanno aumentato la tariffa dei collegamenti tra Napoli e le isole del golfo: foto

Le tariffe sono troppo care La rivolta al porto di Capri: stop a tutte le imbarcazioni

Proteste e porto bloccato a Capri. I giovani imprenditori dell'isola hanno manifestato contro le compagnie private di navigazione che hanno aumentato, senza concordarla con la Regione Campania, la tariffa dei collegamenti tra Napoli e le isole del golfo (guarda la gallery).

Tensioni con la polizia e molte proteste. È andata in scena a Capri l'annunciata protesta organizzata dalle associazioni dei giovani imprenditori e supportata dalle amministrazioni comunali di Anacapri e Capri. Per tutta la giornata i manifestanti hanno impedito l’attracco degli aliscafi sia da terra, sulle banchine del porto, sia con alcune piccole imbarcazioni in mare. Un mezzo della Snav ha anche provato più volte la manovra, senza riuscire ad entrare nel porto. Solo i mezzi della Caremar hanno potuto attraccare regolarmente e lasciare la banchina senza alcun problema. Proprio dei trasporti pubblici i sindaci di Capri e Anacapri avevano invitato i cittadini a servirsi, dopo l’aumento scattato venerdì scorso nonostante una diffida della Regione, che ha avviato l’iter per sanzionare le compagnie.

"A Capri hanno bloccato tutto per un aumento di soli venti centesimi sui biglietti dei residenti e pendolari", ha commentato Raffaele Aiello, amministratore delegato della Snav. "Io capisco i disagi dei pendolari e residenti ma è bene che si sappia che sul loro biglietto l’aumento è stato solo di venti centesimi da 5,30 a 5,50, l’equivalente di una mancia al bar - ha sottolineato Aiello - mentre l’aumento sul biglietto per i turisti è stato pari a 1,70, da 17 euro a 18,70. Noi non prendiamo contributi dallo Stato, noi abbiamo subito negli ultimi tempi un aumento del costo del carburante del 20% e poi l’aumento dal 1 gennaio dell’Iva del 21%".

L'amministratore delegato della Snav punta il dito contro le compagnie che, invece, ricevono contributi dallo stato ricordando che la Caremar prende 19 milioni di contributi all’anno. "Se la protesta è finalizzata a premiare e a difendere questi atteggiamenti, facciano pure - ha concluso Aiello - noi la pensiamo e lavoriamo in maniera diversa".

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