Tassisti contro il Viminale: ​"Bloccare attività di Uber"

Tassisti fermi a Milano. De Corato: "Il Comune è latitante"

Tassisti contro il Viminale: ​"Bloccare attività di Uber"

I sindacati dei taxi chiedono al ministero dell'Interno il blocco dell'attività Uber. "La legge si applica, nonostante i pareri dei funzionari", scrivono in una nota Loreno Bittarelli (Uri-Uritaxi) e Nicola Di Giacobbe (Unica Taxi Cgil). In particolare, le organizzazioni sindacali in questione chiedono al Viminale "di rivedere la circolare n. 300/2016," nella quale il direttore Bisogno ha espresso un parere, a loro avviso, "discordante, sulla corretta applicazione della normativa vigente".

"Il Consiglio di Stato, oltre alla sedimentata giurisprudenza del Giudice Ordinario - affermano i sindacati - si sono espressi univocamente indicando l'attuale impossibilità da parte dei servizi in questione di operare all'interno del nostro ordinamento giuridico". Secondo i sindacati deriverebbe quindi "l'obbligo da parte delle autorità di pubblica sicurezza di intervenire per impedire l'espletamento di attività - quali Uber e Uberpop - amministrativamente riconosciute totalmente illegali ed incompatibili con il nostro ordinamento giuridico in quanto del tutto prive di regolamentazione da parte del legislatore".

I sindacati chiedono al ministero dell'Interno che "la circolare n. 300/2016 venga immediatamente rivista, anche alla luce delle sopra rappresentate argomentazioni, per evitare di creare ulteriore confusione normativa, che non farebbe altro che favorire l'abusivismo, ormai dilagante nel settore".

"Alcuni taxisti stanno protestando su una circolare interpretativa del Ministero sostenendo che blocca le sanzioni che Polizia Locale fa a Uberpop", ma l'assessore alla Sicurezza e Coesione sociale del Comune di Milano, Marco Granelli, ribadisce, dal suo profilo Facebook, che "il Comune di Milano e la Polizia Locale di Milano continuano a sanzionare Uberpop perché il Tribunale di Milano ci ha dato ragione con diverse sentenze e quindi procediamo. La nota del Ministero, non indirizzata ai Comuni, commenta una sentenza del Consiglio di Stato che chiede maggiore chiarezza normativa, ma non dice che le sanzioni sono nulle. Questo è il risultato di un incontro interno del Comune di Milano che ha individuato anche indicazioni operative per ufficiali e agenti di Polizia Locale confermando che devono sanzionare. Quindi il problema non esiste".

Intanto l'Unione Artigiani di Milano "comunica ai soci tassisti che il fermo spontaneo di oggi non è autorizzato e che ogni forma di protesta deve essere comunicata nei termini di legge previsti. In merito alla circolare del Ministero degli Interni, che invita la Polizia a non emettere sanzioni ai driver Uber, si comunica che in data 2 maggio il Comune di Milano ha reso noto, dietro nostra sollecitazione, che detta circolare non verrà presa in considerazione".

"I tassisti hanno ragione a protestare: il Comune è latitante, l'abusivismo è ormai fuori controllo e la circolare del Ministero lascia intendere che non verranno più fatte multe ai conducenti Uber. Per questo stamani sono andato davanti alla Stazione Centrale per portare la solidarietà mia e di Fratelli d'Italia alle auto bianche in protesta. L'assessore Granelli dice che Uber sarà sanzionata anche dopo la circolare ministeriale, nella quale però si legge che "non vi siano presupporti per l'applicazione di appropriate sanzioni a carico dei prestatori di tali nuovi servizi. La questione va approfondita, non possiamo permettere che proliferino servizi illegali. Basta prendere in giro i tassisti! A questo va aggiunto il problema dell'abusivismo. I tassisti lamentano controlli inesistenti e chiedono un approccio più concreto al Comune.

In effetti sotto l'amministrazione di centrodestra c'era una squadra di vigili dedicata appositamente e unicamente a questi controlli: è indispensabile per stroncare la pratica dell'abusivismo", ha dichiarato Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capolista di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale alle Comunali 2016.

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