Rho, tenta il suicidio e aggredisce i suoi salvatori. Vigilessa morsa a un braccio

A Rho un uomo di 45 anni voleva buttarsi dal cavalcavia sulla A9. Polizia locale e carabinieri l’hanno fermato, ma sono stati presi a calci e pugni. Un agente ha dovuto mordere la mano dell’aggressore che aveva tentato di impossessarsi di una pistola

Rho, tenta il suicidio e aggredisce i suoi salvatori. Vigilessa morsa a un braccio

Tenta il suicidio, ma viene fermato. E come “ringraziamento” le forze dell'oridne ricevono calci e pugni. Così un agente della polizia locale e un carabiniere sono finiti al pronto soccorso.

I fatti risalgono a sabato. A Passirana, frazione di Rho (Milano), un uomo italiano di 45 anni ha tentato il suicidio cercando di buttarsi dal cavalcavia dell’autostrada A9: l’hanno salvato due agenti della polizia locale di Rho e i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della stessa città.

L’operazione è stata ad alto rischio. Se il quarantacinquenne si fosse lanciato avrebbe messo a repentaglio non solo la sua vita, ma anche la sicurezza degli automobilisti sottostanti.

L’allarme è scattato alle 14.30. Due agenti scelti della polizia locale hanno raggiunto la località segnalata dove hanno accertato che un uomo si era prima gettato da un’auto in corsa e poi, seppur ferito, si era diretto a piedi verso il cavalcavia autostradale dell’A9. Gli uomini in divisa hanno intercettato il quarantacinquenne mentre stava scavalcando la recinzione del ponte per tentare il suicidio; nel frattempo è giunta sul posto anche la pattuglia dei carabinieri del NORM, che aveva ricevuto la stessa segnalazione.

L’italiano è stato afferrato per le gambe da un agente scelto e da un militare che gli hanno così salvato la vita. Ma l’uomo, del peso di 100 chili per 1 metro e 80 d’altezza, voleva davvero farla finita tanto che ha “ringraziato” i suoi salvatori a suon di calci e pugni e scatenando una violentissima colluttazione.

A quel punto è accorso in aiuto un altro agente scelto della polizia locale. Nell’azione di bloccaggio, l’aggressore ha tentato di impossessarsi della pistola dell’agente appena intervenuto, ma non è riuscito ad estrarla dalla fondina a causa sia del blocco di sicurezza della dotazione individuale sia dell’intervento di un altro agente che ha preso a morsi la mano dell’uomo in un estremo tentativo di difesa, sia dell’azione fisica di un carabiniere. Solo con il rinforzo dell’altro componente della pattuglia dei militari il soggetto è stato ammanettato e reso inoffensivo.

L’aggressore, un agente scelto e un carabiniere sono finiti al pronto soccorso. Il quarantacinquenne, risultato essere senza precedenti penali, è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio all’ospedale di Rho.

Ringrazio i nostri agenti scelti e i sarabinieri intervenuti per il coraggio e la professionalità – ha affermato il sindaco di Rho Pietro Romano - un’ulteriore prova della collaborazione tra le forze dell’ordine, con cui quotidianamente il nostro comando lavora per la sicurezza del territorio rhodense. Un particolare ringraziamento va ad un nostro Agente che con prontezza ha reagito fisicamente, nonostante un fisico esile rispetto all’aggressore, mettendo a rischio biologico la propria incolumità fisica, pur di farlo desistere dall’impossessarsi dell’arma del collega.

L’intervento – ha aggiunto il primo cittadino - ha inoltre scongiurato il rischio concreto corso dagli automobilisti in transito sotto il cavalcavia dell’A9 nel reale tentativo suicidario dell’uomo e da ultimo nell’aver salvato la vita del soggetto squilibrato. Auguro all’agente e al carabiniere feriti una pronta guarigione”.

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