Terremoto, beffa per gli sfollati: devono lasciar posto ai turisti

Non c'è pace per gli sfollati costretti a traslocare, entro 10 giorni, dal Natural Village di Porto Potenza per lasciare il posto ai turisti

Terremoto, beffa per gli sfollati: devono lasciar posto ai turisti

Non c'è pace per gli sfollati: non possono restare al Natural Village, a Porto Potenza (Macerata), nella struttura in cui erano stati ospitati dopo il sisma di ottobre. Entro 10 giorni dovranno fare i bagagli verso altri camping. A riferirlo è David Piccinini, capo della Protezione civile regionale, al termine dell’incontro con i terremotati l’altroieri, una visita di 4 ore in cui non sono mancate le tensioni. Da una parte, l’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni ribadisce la ferma posizione della Regione secondo cui i 240 sfollati devono restare dove sono: "Nessuno deve spostarsi con la forza". Dall’altra la proprietà della struttura insiste sul rispetto del termine dell’accoglienza, che scade il 31 maggio: gli ospiti devono traslocare in altre strutture ricettive per far posto ai turisti estivi. Potranno restare solo se dal primo giugno pagano la quota a tariffazione estiva come clienti qualsiasi. D'altro canto, la Protezione civile regionale spiega che non c’è altra soluzione che quella del trasferimento in altri alberghi e camping che hanno dato la disponibilità a tenerli anche fino al 31 dicembre.

"Dialogando con i proprietari del Natural – sottolinea Piccinini, in una intervista riportata da Il Resto del Carlino –, siamo riusciti a ottenere una proroga fino al termine della scuola, dato che molti hanno figli che vanno a scuola sulla costa. Potranno restare quindi fino al 10 giugno circa solo quelle famiglie, una quindicina, che hanno figli in età scolare, dall’infanzia alle superiori. Tutti gli altri si devono spostare. Da lunedì allestiremo al Natural un tavolo per lo smistamento, come già in passato al camping Holiday di Porto Sant’Elpidio. In questo modo si cerca di gestire una situazione complessa, dato che il quadro cambia di giorno in giorno. Nella provincia maceratese abbiamo trovato 413 posti disponibili alternativi più altri 115 in appartamenti.

Dovranno spostarsi, nella maggior parte dei casi, di pochi chilometri. Queste persone ce la faranno, non sono abituate a piangersi addosso".

Tutt'ora è un’incognita il futuro degli ospiti a partire dal primo giugno.

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