Nel pomeriggio di oggi un terremoto ha colpito la provincia di Milano. Un sisma, che l'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha provvisoriamente stimato di magnitudo locale 3.8, ha interessato l'hinterland occidentale milanese. L'Istituto ha infatti posto l'epicentro a circa 1 chilometro a nord di Trezzano sul Naviglio, mentre l'ipocentro, ovvero il punto esatto all'interno della crosta terrestre dove nasce il terremoto, ha una profondità stimata di 8 chilometri (con un'incertezza di +/- 4).
Il sisma ha creato tanto spavento ma nessun danno, da quanto risulta dai primi rapporti, e nonostante quello che si possa pensare, non è così inusuale che si verifichino questi particolari eventi geologici in Lombardia ed in particolare nella sua fascia di pianura.
Sebbene l'Ingv non abbia ancora pubblicato i dati relativi al meccanismo focale del sisma, ovvero, detto molto semplicemente, di che tipo di movimento della crosta terrestre si sia trattato, possiamo ipotizzarne comunque la causa: le spinte geologiche dell'orogenesi alpino-himalayana, ovvero quei lenti movimenti di convergenza tra le placche tettoniche (quella africana ed euroasiatica in questo caso), che, per condizioni particolari legate alla stessa tipologia della crosta, fanno sollevare le montagne nel corso dei milioni e decine di milioni di anni.
Prima di spiegare meglio questo concetto cerchiamo di capire quali tipi di terremoti esistano. Fondamentalmente sono tre (che però possono avere componenti di movimento che si sovrappongono) e derivano dal movimento, quindi dalle tensioni, che ne risulta. Pertanto il movimento di una porzione di crosta può essere di compressione (da faglia inversa), di estensione (da faglia normale) o di traslazione (di tipo trascorrente, come le faglie trasformi delle dorsali oceaniche).
Non sappiamo, come dicevamo, di che tipo di movimento si è trattato, ma un sisma di questa entità, e in quella particolare localizzazione geografica, è un evento inusuale ma nemmeno troppo raro proprio per via dei movimenti tra le placche tettoniche che "stritolano" l'Italia tra di esse. La Lombardia, buona parte del nord Italia, ed il versante orientale appenninico compreso l'Adriatico, fanno parte di una microplacca di pertinenza geologica africana denominata Adria che è soggetta alle spinte della placca africana che cozza contro quella euroasiatica, pertanto i sismi che percepiamo in questa parte della Lombardia, che per fortuna non sono così intensi e distruttivi come quelli che capitano in Friuli, sono originati dalla medesima macrocausa geologica.
Se diamo poi un'occhiata alla mappa dell'Ingv che riporta la sismicità storica in Lombardia, noteremo, appunto, che i terremoti
localizzati nella fascia medio padana lombarda non sono eventi eccezionali, a dimostrazione che si tratta di un fenomeno assolutamente normale e che testimonia come la nostra terra sia ancora, e per fortuna, un pianeta vivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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