Potrebbe sembrare una questione da poco, una lagnanza da privilegiati, ma dietro alle lamentele di Chanel per il nuovo progetto del Tgv francese c'è anche la sopravvivenza di una zona, quella della valle della Siagne, che deve molto a loro, e al mitico "N°5".
È qui che Chanel dà lavoro agli agricoltori che coltivano undici ettari a gelmosini, componente fondamentale per quel profumo che negli anni è diventato un'istituzione. Il problema è che dalla valle dovrebbe passare la nuova linea dell'Alta velocità francese, che dalla Provenza arriverebbe alla Costa Azzurra. E il brand ha già avvisato: li costringerebbe "a smettere di sostenere le attività artigianali nella regione".
Da una parte c'è Parigi, che ha da risolvere il problema della linea ferroviaria Marsiglia-Ventimiglia, che risale al 1860 ed è in cima alle classifiche per poco piacevoli motivi, come il costante affollamento e il ritardo cronico dei treni che ci viaggiano. La risposta è una linea ad alta velocità: un progetto da 6.7 miliardi di euro per il nuovo tracciato.
Dall'altra Chanel, i suoi coltivatori, e - inaspettatamente - il sindaco di Cannes, David Lisnard, che vorrebbe una nuova stazione per il Tgv in città.
"La scelta migliore perché minimizzerà i danni ambientali", secondo la maison, che già in passato - ricorda il Corriere - ha fermato la costruzione di un centro per il trattamento dei rifiuti.Tgv o gelsomini, insomma. Il braccio di ferro è solo all'inizio.
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