E le toghe danno torto al ministero: "L'università romena resterà aperta"

Un ex senatore Pd era finito indagato per il caso dell'ateneo, che operava senza i permessi necessari

E le toghe danno torto al ministero: "L'università romena resterà aperta"

Il ministero dell'Istruzione era pronto a chiudere la facoltà di Medicina rumena di Enna, lezioni tenute dall'Università Dunarea de Jos di Galati a Enna, in Sicilia. Ma le toghe non la pensano allo stesso modo. Ha deciso questo il giudice civile del tribunale di Caltanissetta, secondo cui il ricorso dell'Avvocatura dello Stato è illegittimo.

Una vittoria per Vladimiro Crisafulli, ex senatore Pd, che per la vicenda era finito indagato. Era stato lui a decidere l'arrivo della facoltà rumena in un'area dove può contare su molti voti. Lui a finire accusato per abuso d'ufficio e invasione di edificio pubblico. Secondo il Miur aveva permesso che l'università aprisse senza autorizzazioni.

All'Ansa il commento del ministro Stefania Giannini, che non si sposta di una virgola: "L'ordinanza del Tribunale di Caltanissetta in merito alla legittimità del corso di laurea in medicina a Enna è misura cautelare e non entra nel merito.

Resta ferma la nostra posizione a tutela della qualità della formazione dei nostri studenti: non c'è qualità senza accreditamento dei corsi di studio e nessun accreditamento è stato riconosciuto all'Università Rumena Dunarea de Jos Galati da parte del Ministero dell'Università italiana".

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