Lo aveva annunciato il 9 novembre, con un video pubblicato sul web, e l'ha messo in pratica il fine settimana scorso. Lo stop alle "auto in doppia fila, i parcheggi sulle strisce pedonali, le soste selvagge sulle piste ciclabili e sulle aree per i disabili" proclamato dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, è iniziato. Ma i commercianti non ci stanno.
"D'accordo a combattere chi viola la legge - premette la presidente dei commercianti, Luisa Coppa, dalle pagine di Repubblica - ma tutto va fatto con un po' di intelligenza. Altrimenti si colpiscono i nostri clienti e, alla lunga, l'intera economia cittadina". Secondo Coppa, alcuni commercianti torinesi, alle ultime elezioni amministrative, hanno sostenuto la candidata pentastellata ma, ad oggi, sono "un po' preoccupati".
La lotta a "l'illegalità stradale" dell'Appendino è iniziato dopo un incontro della sindaca con alcune associazioni di cittadini tra cui Malasosta, che da due anni si occupa di segnalare alla centrale dei vigili tutti i casi di parcheggio in doppia fila. Inoltre, redige mensilmente un elenco delle vie dove le multe potrebbero generare introiti nelle casse comunali "dai 3 ai 5 milioni di euro".
"Il rispetto del codice della strada - spiega l'Appendino - è un problema di civiltà perché in fondo siamo tutti pedoni. Ovviamente non sono cose che si ottengono con la bacchetta magica ed è necessaria la collaborazione di tutti".
Per la sua battaglia, la sindaca ha messo in campo ottanta vigili in più del consueto ma dagli uffici amministrativi fanno sapere, in forma anonima, che "non ci sono i margini per spostare a fare multe tutti quei vigili".
Il comandante dei vigili, Alberto Gregnanini, si schiera dalla parte della sindaca: "Dovremmo controllare di più i divieti di sosta: non solo la doppia fila ma anche i passi carrai e la sosta sulle piste ciclabili".
I commercianti però insorgono e Luisa Coppa ritiene che "bisogna distinguere tra il doveroso rispetto della legge e la multa al cliente che lascia l'auto per pochi minuti in divieto per entrare a ritirare un pacco in negozio".
Sulla possibilità di andare a piedi o di utilizzare i mezzi pubblici commenta: "Possono farlo i ragazzi che purtroppo non sono occupati o gli anziani in
pensione. Ma chi lavora e magari abita fuori Torino non ha tempo di lasciare l'auto in periferia, prendere il mezzo pubblico e arrivare in centro. Segnalo che chi lavora e ha l'automobile è spesso il cliente che spende di più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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