Tornano a salire, dopo 5 settimane di calo, sia l’indice di trasmissibilità, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che l’incidenza dei casi Covid. Il primo arriva a quota 0,83 rispetto allo 0,75 della scorsa settimana, ma comunque al di sotto della soglia epidemica, mentre la seconda si attesta a 510 per 100mila abitanti rispetto a 433 per 100mila della settimana precedente, in aumento ovunque tranne che in Emilia-Romagna. Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt=0,82 (0,79-0,85) all'1/03/2022 vs Rt=0,77 (0,75-0,79) al 22/02/2022. Sono i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia, resi noti dall'Iss.
La situazione negli ospedali
Continua invece a calare l'occupazione dei posti letto per pazienti Covid sia nei reparti delle terapie intensive che in quelli ordinari. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,5%, rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 10 marzo, contro il 6,6% della scorsa settimana. A livello nazionale il tasso di occupazione letti in aree mediche è invece al 12,9%, rilevazione giornaliera al 03 marzo, rispetto al 14,7% della settimana precedente.
Come rilevato dalla cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni, che si è riunita questa mattina, in questo momento in Italia sono cinque le regioni che vengono classificate a rischio moderato, una delle quali sarebbe ad alta probabilità di progressione verso quello che viene definito il rischio alto. Mentre le restanti Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso. Inoltre, nove regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza e una regione riporta invece molteplici allerte di resilienza. La regione con l'incidenza più alta è l'Umbria (993,4), seguita da Calabria (780,7), Marche (752) e Provincia autonoma di Bolzano (723). La regione con l'incidenza più bassa è la Valle d'Aosta (255,1).
Un altro dato in aumento
In leggero aumento è anche la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti, ora al 17% contro il 16% della scorsa settimana. Cresce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, al 37% contro il 35%, mentre è in calo quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening, che dal 49% è arrivata al 46%.
Come spiegato nel monitoraggio, la situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una mappatura puntuale dei contatti dei casi, come viene sottolineato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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