Gli escursionisti, e i curiosi, non si fermano neppure davanti a una tragedia. Alcuni turisti hanno deciso di non seguire il divieto di accesso all’area in cui si è verificato il crollo della parte sommitale del ghiacciaio della Marmolada, nonostante l’ordinanza emessa da Giovanni Bernard, il primo cittadino di Canazei, comune in provincia di Bolzano. Il sindaco ha infatti vietato l’accesso all’intera zona. Escursionisti appassionati della montagna non si sono però fatti fermare e sono saliti comunque sulla montagna. Anche alcuni curiosi, che volevano forse vedere con i loro occhi la tragedia che ha spezzato le vite di almeno sette persone, hanno percorso il sentiero in direzione di Pian dei Fiacconi.
Il timore dei soccorritori
I primi a essere preoccupati da queste escursioni vietate sono gli stessi soccorritori che continuano da giorni a ripetere quanto possa essere ancora pericoloso percorrere quel tragitto, e anche altri. Le forze dell’ordine, come spiegato dal Corriere, stanno in queste ore pensando a come poter rendere effettiva l’ordinanza emessa dal sindaco di Canazei che si riferisce solo alla montagna chiusa. Intanto è in corso una riunione dei soccorritori e del sindaco presso la sede del Cnsas, il Soccorso Alpino e Speleologico, proprio per riuscire a stabilire i confini dell’ordinanza ed essere in grado in questo modo di controllare gli accessi principali alla montagna.
Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha tenuto a dire ancora una volta che “l’intera montagna in territorio Trentino è stata chiusa”. Il fatto è che la chiusura della perla delle Dolomiti non sarà probabilmente solo momentanea, ma andrà avanti per diverso tempo, come affermato da Franco Zambelli, uno tra i più esperti Vigili del fuoco in campo. Nella mattinata di oggi Zambelli ha condotto in cima, a bordo di un elicottero, quattro piloti dei droni.
Le regole di sicurezza
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ieri aveva sottolineato:“Alcune regole vanno riviste e per ora è fondamentale che si chiuda il ghiacciaio alle escursioni, quanto meno per precauzione”. Anche il presidente del Cai della Liguria, Roberto Manfredi, ha dichiarato che è difficile arrestare il boom del turismo che porta molte persone in montagna, “come si fa a dire non siate più appassionati di montagna?”, ha chiesto in senso retorico.
Ha inoltre ricordato che le autorità lavorano molto per cercare di prevenire i rischi quando sono evidenti, attraverso i bollettini valanghe, il divieto di ingresso ad alcune aree o anche la chiusura di certe salite contingentando gli accessi.“Però è impossibile che si possano chiudere le montagne e impedire il turismo di montagna”, ha infine aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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