Una nuova tragedia scuote il calcio italiano. È morto il tifoso interista di 35 anni che era stato investito ieri sera durante gli scontri prima della partita tra Inter e Napoli.
La vittima è Daniele Belardinelli, ultras interista di Varese. È deceduto all'ospedale San Carlo dove era stato ricoverato in gravi condizioni a causa delle ferite riportate dopo essere stato travolto da una vettura. Secondo le prime ricostruzioni, Belardinelli è stato investito da un mezzo di colore scuro, probabilmente un suv. L'incidente si è verificato in via Novara, nella zona adiacente allo stadio di San Siro, intorno alle 19.30.
Secondo quanto ha riferito il questore di Milano, Marcello Cardona, un gruppo di tifosi napoletani a bordo di un pulmino sarebbe stato assalito da un centinaio di ultrà interisti. Ne è nata una colluttazione: si è creata molta confusione e un suv avrebbe travolto Belardinelli. La persona alla guida non è ancora stata rintracciata e, ha spiegato il questore, "forse non si è accorta dell'incidente".
I primi ad attirare l'attenzione sul 35enne sono stati i tifosi del Napoli, poi quelli dell'Inter lo hanno portato in macchina in ospedale. L'uomo è stato sottoposto a operazione chirurgica nella notte, ma l'intervento dei medici è stato vano.
Nel prepartita di Inter-Napoli ci sono stati violenti scontri. Quattro supporter del Napoli sono stati medicati con ferite provocate da armi da taglio, e uno di questi è stato portato all'ospedale Sacco in codice giallo a causa di una coltellata allo stomaco. In un video postato su YouTube si vedono alcune scene dei tafferugli.
Arrestati tre interisti. Il questore: "Curva Inter chiusa e stop trasferte"
"Richiederò lo stop alle trasferte dei tifosi dell'Inter fino alla fine del campionato. L'Autorità di pubblica sicurezza locale lo chiede al dipartimento che a sua volta lo domanda al ministero competente. Richiederò inoltre l'immediata chiusura della curva dell'Inter per cinque giornate più una di Coppa Italia fino 31 marzo 2019". Lo ha detto in conferenza stampa il Questore di Milano, Marcello Cardona, dopo gli episodi di ieri nei pressi dello stadio di San Siro, che hanno portato alla morte di un tifoso.
Il questore ha reso noto che tre ultras dell'Inter sono stati arrestati dalla Digos di Milano, nel corso di una operazione condotta nella notte subito dopo i gravi fatti che hanno provocato la morte di un tifoso. I tre devono rispondere dei reati di rissa, lesioni e violenza da stadio.
Inoltre la polizia sta già vagliando 9 provvedimenti di Daspo, il divieto di accesso allo stadio. Sono state eseguite anche 10 perquisizioni, tra cui 3 nei confronti di ultras del Varese e 4 nei confronti di tifosi dell'Inter. Il questore ha spiegato che sono al vaglio "documenti che ci vengono dati dai telefonini", ma ne "cerchiamo altri anche con l'ausilio della polizia locale".
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato così gli scontri di San Siro: "Non si può morire per una partita di calcio. A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinchè gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza".
L'agguato al pulmino di tifosi napoletani, secondo il
questore Cardona, è stata "un'azione squadristica avvenuta in modo ignobile e assolutamente non preventivabile". Nella confusione generata dall'attacco degli interisti, il suv avrebbe investito Belardinelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.