Una scena da film splatter, una morte orrenda ordinata da un ex boss oggi pentito e sotto protezione.
Luigi Colangelo, ex personaggio di spicco della malavita di Trani, collegato anche alla camorra, nel 2014 fece sequestrare un uomo di 37 anni minacciando di darlo in pasto ai maiali. Fortunatamente, all'epoca dei fatti, i carabinieri di Bari, che stavano indagando su un traffico di droga, riuscirono a intervenire e a salvare l’uomo che alla vista dei militari dell’Arma scoppiò in lacrime.
Il boss Colangelo aveva ordinato l’esecuzione perché l’uomo, a lui legato avrebbe fatto sparire, insieme a un complice, 45mila euro per acquistare una partita di cocaina in Piemonte, a Torino. Così, finito nelle mani dei fedelissimi del boss, fu portato in un casolare e tenuto d'occhio da tre uomini, di cui uno rumeno mentre venne legato insieme a dei maiali affamati. Questa sarebbe stata la fine esemplare che Colangelo avrebbe voluto far fare a chi che avrebbe cercato di “fregarlo”. Una punizione esemplare nel mondo della mala.
Ma la telefonata fu intercettata dalle forze dell’ordine che individuarono il casolare e intervennero.Luigi Colangelo per quell'episodio è stato condannato a otto anni e otto mesi di carcere. Oggi è un collaboratore di giustizia e tenuto sotto protezione.
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