Trani, la “Iena” Casciari a processo per diffamazione

Rinviato a giudizio dal tribunale. L’accusa di un ex consigliere comunale che si è sentito coinvolto nel servizio tv. Il personaggio televisivo ha rifiutato il rito abbreviato

Trani, la “Iena” Casciari a processo per diffamazione

Per un servizio televisivo andata in onda il 10 aprile di sei anni fa, Mauro Casciari, noto volto della popolare trasmissione “Le Iene”, è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Trani, Francesco Messina.
Casciari non si è avvalso del rito abbreviato. L’accusa è di diffamazione a mezzo stampa: il servizio raccontava di un presunto voto di scambio. Il fatto sarebbe avvenuto a Barletta, alla vigilia delle elezioni regionali. Il processo, nella città della bianca cattedrale, inizierà il prossimo 28 Ottobre. A costituirsi parte civile Ruggiero Di Benedetto, che denunciò alla procura di Trani il servizio delle “Iene”, andato in onda su Italia 1. Sebbene nel pezzo di Casciari non fossero stati citati né lui, né la città di Barletta, Di Benedetto, ex consigliere comunale dei “Ds”, si è sentito tirato in ballo. L’uomo parla di “circostanze assolutamente false”. Non avrebbe nulla a che fare con quello che emergeva dal filmato nel quale un individuo avrebbe fatto da collettore di voti per un imprenditore di Canosa di Puglia candidato al Consiglio regionale nelle liste del Popolo delle Libertà.
Secondo Di Benedetto, assistito dai suoi legali, Rinaldo Alvisi e Mario Malcangi, “si tratterebbe di un filmato costruito e non avvenuto in maniera consequenziale”. Il fotografo barlettano si è sentito coinvolto ingiustamente, ritenendosi “offeso nell’onore e nella reputazione attraverso commenti umoristici che adombravano il coinvolgimento nella vicenda”.

Il difensore di Casciari, avvocato Stefano Toniolo, ha ritenuto infondata l’accusa insistendo: nel servizio si fa riferimento in modo generico a “un paese del sud”, parlando di presunti voti comprati in occasione proprio delle elezioni regionali.

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