Lo svuotamento dell'hotspot di Lampedusa è stato annunciato in pompa magna nei giorni precedenti, quando i quasi 2mila migranti che si trovavano ammassati nella struttura di prima accoglienza dell'isola sono stati trasferiti in altri centri del Paese. Se non ci fosse stato un menefreghismo diffuso da parte del Viminale, secondo la cui titolare "gli affollamenti sono inevitabili", non si sarebbe dovuti ricorrere alle navi militari utilizzate come taxi-boat d'emergenza per il trasferimento.
La nave San Marco della marina militare e il pattugliatore della guardia di finanza hanno fatto la spola per un intero weekend da Lampedusa alla Sicilia con a bordo centinaia di migranti da smistare. Nell'hotspot di Cala Imbriacola ne erano rimasti poco più di 100 ma, com'era ovvio capitasse, sono bastate poche ore affinché all'interno della struttura si tornasse in emergenza, con un numero di ospiti superiore a quelli consentiti. Sono stati 380 quelli arrivati sull'isola nella sola giornata di ieri.
Gli abitanti di Lampedusa lo avevano detto già nel weekend: gli effetti dello sgombero dureranno poco. La profezia si è avverata e dopo nemmeno 24 ore dall'ultimo trasporto di migranti verso la Sicilia, ecco che sono ripresi gli sbarchi. Una coincidenza straordinaria, che qualcuno imputa al miglioramento delle condizioni marine ma alla quale non tutti credono. Durante la giornata di ieri si sono susseguiti numerosi sbarchi a Lampedusa, di cui l'ultimo che ha portato sull'isola 130 migranti: erano tutti stipati su un barcone, che è stato fatto attraccare al molo Favaloro. Era l'ottavo sbarco della giornata.
Il primo barchino, di circa 8 metri, è stato rintracciato durante la mattinata dagli uomini della capitaneria di porto a 17 miglia dall'isola. A bordo si trovavano 56 persone, che hanno dichiarato di provenire soprattutto da Egitto e Siria. Tra loro anche 3 presunti minori. Dopo il trasferimento sulla motovedetta, la carretta del mare è stata lasciata alla deriva. Successivamente, altri 69 egiziani, tra cui 22 presunti minori, sono stati intercettati a circa 21 miglia dalle coste dell'isola. Durante la giornata sono state intercettate dai mezzi militari anche altre carrette del mare, che trasportavano rispettivamente 77, 44, 62 e 65 migranti. Che aggiunte alle altre intercettate hanno portato a oltre 400 il numero di stranieri nuovamente ospitati all'interno dell'hotspot di Cala Imbriacola.
Intanto, questa mattina dalla nave Geo Barents sono stati sbarcati a Taranto altri 314 migranti. Rimarranno nell'hotspot del capoluogo pugliese per poi essere smistati in altri centri del nostro Paese. Non è al momento prevista una ridistribuzione, nonostante la nave della ong che li ha sbarcati a Taranto batta bandiera norvegese.
Secondo la dashboard ufficiale del ministero dell'Interno, aggiornata a martedì 12 luglio, dall'inizio dell'anno sono stati quasi 31mila gli sbarchi nel nostro Paese, per la precisione 30.958. Lo scorso anno, allo stesso giorno, erano arrivati in Italia 23.948 migranti: una differenza di oltre 7mila migranti. E il picco degli sbarchi è previsto tra fine luglio e agosto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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