Se il treno ritarda di mezz'ora, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento. Lo ha stabilito l'Antitrust, che ha obbligato così Trenitalia a dimezzare i tempi per cui riconosceva il danno.
Prima della richiesta dell'Autority, infatti, il gruppo ferroviario rimborsava solo i passeggeri dei treni in ritardo di almeno un'ora. Dalla prossima primavera si cambia: chi arriva in stazione con un treno a media e lunga percorrenza dopo almeno 30 minuti rispetto all'orario previsto, riceverà entro tre giorni (contro i 20 attuali) un bonus pari al 25% del biglietto da usare per l'acquisto di altri servizi.
Resta il risarcimento in contanti per chi subisce ritardi di almeno un'ora.
L'Antitrust ha inoltre multato Trenitalia per un milione di euro per le sanzioni a chi viaggia senza biglietto. Decisione contro cui il gruppo ha già fatto ricorso al Tar.
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