Trentino, una valanga uccide due alpinisti

Una valanga ha travolto e ucciso due scialpinisti tra le Dolomiti del Trentino orientale, nella zona di Molina di Fiemme. Le vittime sono due trentini di circa 40 anni

Trentino, una valanga uccide due alpinisti

Mentre le ricerche e l'attenzione era ancora concentrata sulla tragedia del Cermis, nella notte, più o meno nella stessa zona, è avvenuta un'altra tragedia.

Una valanga ha travolto e ucciso due scialpinisti tra le Dolomiti del Trentino orientale, nella zona di Molina di Fiemme.

Le vittime sono due trentini di circa 40 anni: Claudio Ventura, di Carano, del

Centro di addestramento alpino della polizia di Moena, e Antonio Gianmoena, vigile del fuoco di Varena. Gli uomini del soccorso li hanno trovati, dopo due ore di ricerche, alle 22 circa in Val Cadino, sopra il lago della Busa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Avatar di PieroLupo PieroLupo
6 Gen 2013 - 21:59
Le lavine sono imprevedibili, anche per i piú esperti. Purtroppo, troppo spesso si paga con la vita se si trova al momento sbagliato e in un punto troppo impegnativo tra le montagne!Nella maggioranza dei casi, sono errori umani, i quali scialpinisti dimostrano sempre piú spesso una mentalitá di sfida o di conquista contro la montagna. Perché non sciare nelle vallate sicure e lontano dai pendii, e in tal modo rispettare la montagna e la fora & fauna della zona. Lo scialpinismo dovrebbero limitarlo o vietarlo.
Mostra tutti i commenti (6)
Avatar di linoalo1 linoalo1
6 Gen 2013 - 10:43
Chi vuole il suo mal,pianga se stesso!Lino.
Avatar di Raoul Pontalti Raoul Pontalti
6 Gen 2013 - 11:35
Qui invece hanno pagato con la vita l'eccesso di confidenza con la montagna due esperti scialpinisti che non hanno saputo tener conto del marcato rischio di slavine di questi giorni dovuto all'aumento delle temperature anche in quota, al deposito di neve fresca su croste dure con conseguente scarso legame con il manto sottostante, all'intensa azione eolica che ha creato in molte zone dei sovraccumuli nevosi instabili. La prudenza non è mai troppa...
Avatar di simonetta della rocca simonetta della rocca
6 Gen 2013 - 13:27
Con tutto il rispetto per i morti e le loro famiglie, devo dar ragione a Linoalo1. Ma santa pazienza erano persone espertissime del luogo e della montagna e col rialzo termico spropositato avrebbero dovuto rinunciare. Non si può morire così......
Avatar di Raoul Pontalti Raoul Pontalti
6 Gen 2013 - 14:59
Qui invece hanno pagato con la vita l'eccesso di confidenza con la montagna due esperti scialpinisti che non hanno saputo tener conto del marcato rischio di slavine di questi giorni dovuto all'aumento delle temperature anche in quota, al deposito di neve fresca su croste dure con conseguente scarso legame con il manto sottostante, all'intensa azione eolica che ha creato in molte zone dei sovraccumuli nevosi instabili. La prudenza non è mai troppa...
Avatar di vince50 vince50
6 Gen 2013 - 15:38
In questi casi i TG in modo molto intelligente e ponderato titoleranno:Montagna assassina.
Avatar di PieroLupo PieroLupo
6 Gen 2013 - 21:59
Le lavine sono imprevedibili, anche per i piú esperti. Purtroppo, troppo spesso si paga con la vita se si trova al momento sbagliato e in un punto troppo impegnativo tra le montagne!Nella maggioranza dei casi, sono errori umani, i quali scialpinisti dimostrano sempre piú spesso una mentalitá di sfida o di conquista contro la montagna. Perché non sciare nelle vallate sicure e lontano dai pendii, e in tal modo rispettare la montagna e la fora & fauna della zona. Lo scialpinismo dovrebbero limitarlo o vietarlo.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi