Trento, sudamericano in cella: violenze e stupri sulla compagna

Il ragazzo, un 20enne senza occupazione, da tempo sottoponeva la compagna a vessazioni di ogni tipo, fino ad arrivare a veri e propri abusi sessuali, consumati anche di fronte al figlio

Trento, sudamericano in cella: violenze e stupri sulla compagna

Una triste storia di abusi e violenze arriva da Trento, dove una giovane donna del posto ha subìto per anni in silenzio le continue vessazioni alle quali la sottoponeva il compagno.

Questi, un 20enne sudamericano disoccupato residente in città, nonostante la giovane età, da anni aveva intrecciato una relazione con la ragazza. Relazione dalla quale era nato anche un bambino.

I rapporti fra i due, tuttavia, non sono mai stati particolarmente buoni, tanto che la donna ha riferito agli inquirenti di essere stata aggredita in più occasioni dall’ormai ex compagno.

La vittima ha finalmente deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine soltanto dopo l’ultimo, orribile episodio. Nello scorso mese di marzo, infatti, il preda ad un feroce attacco d’ira, il 20enne le avrebbe scagliato contro un computer portatile, arrivando anche a minacciarla con delle forbici ben appuntite. Non pago, con l’improvvisata arma puntata alla sua gola, l’uomo l’ha obbligata a subìre un autentico stupro di fronte agli occhi del figlio.

Raccolta la denuncia della vittima, gli inquirenti hanno immediatamente avviato le indagini, dalle quali sono emersi i turbolenti trascorsi del giovane. Il sudamericano, infatti, aveva già precedenti per aggressione: durante una rissa era riuscito a ferire con un coltello il suo contendente.

Stando a quanto riferiscono alcuni quotidiani, inoltre, il 20enne avrebbe addirittura tentato di violentare ancora una volta la ex compagna durante il periodo nel quale si stava svolgendo la prima udienza del processo.

Per tutte queste ragioni l’imputato ha ricevuto una condanna a 7 anni di reclusione emessa dal giudice del tribunale di Trento. Dovrà inoltre versare alla sua vittima una cifra pari a 35mila euro come risarcimento.

Nonostante che il giovane continui ad affermare la propria innocenza,

dichiarando che fra lui e la sua ex ci sarebbero stati solo rapporti consenzienti, un’ordine restrittivo è stato spiccato nei suoi confronti. Non potrà dunque più avvicinarsi alla ragazza ed al loro bambino.

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