Treviso, nigeriano ruba bici poi, riconosciuto, aggredisce la vittima

L'italiano aveva riconosciuto uno dei rapinatori nei pressi di un'agenzia di scommesse da lui frequentata assiduamente e vicina al luogo della rapina: dopo aver incalzato lo straniero per chiedergli conto del furto, era stato aggredito con grande violenza

Treviso, nigeriano ruba bici poi, riconosciuto, aggredisce la vittima

Aveva minacciato con una catena e quindi derubato della propria bicicletta un cittadino italiano di Treviso poi, riconosciuto da quest'ultimo il giorno successivo alla rapina, lo aveva addirittura aggredito sferrandogli un morso al labbro, talmente forte da riuscire quasi a staccarglielo.

Protagonista in negativo dell'episodio, sul quale hanno indagato senza sosta gli uomini della squadra mobile della questura di Treviso, è il 36enne nigeriano A.K. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i fatti incriminati si sono verificati durante la serata dello scorso giovedì 20 febbraio. Il rapinatore, che in quel frangente non aveva agito da solo bensì col supporto di almeno altri tre o quattro extracomunitari, aveva sorpreso alle spalle il malcapitato proprio nei pressi della sua bicicletta.

Dopo averlo minacciato esplicitamente, utilizzando una catena di metallo per risultare ancora più credibile nelle proprie intimidazioni, uno degli assalitori era montato in sella alla bici per poi allontanarsi rapidamente dal posto insieme ai suoi complici. L'italiano, tuttavia, si era trovato dinanzi agli occhi uno dei responsabili proprio il giorno dopo. Si trattava del 36enne nigeriano, assiduo frequentatore di una sala giochi e scommesse sita proprio nelle vicinanze del luogo in cui si era verificata la rapina.

Un dettaglio non trascurabile, questo, che non aveva comunque portato l'africano a prendere delle precauzioni per non essere riconosciuto. Quando l'italiano è riuscito ad identificarlo, si è avvicinato ad esso per chiedergli delle spiegazioni su quanto accaduto la sera precedente. Colto di sorpresa, l'africano non ha saputo fornire alcuna spiegazione convincente poi, incalzato dalle precise domande della vittima della rapina si è spazientito, andando su tutte le furie.

Prima un urlo intimidatorio, poi l'aggressione fisica vera e propria. Dopo essersi scagliato contro l'uomo che lo aveva scoperto ed aveva osato rimproverarlo, il nigeriano lo ha morso alla bocca, serrando i denti con una forza tale da riuscire quasi a staccare il labbro inferiore.

Quando sul posto sono accorsi gli uomini della questura di Treviso, il responsabile era già fuggito, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Un particolare, tuttavia era sfuggito all'aggressore africano, ovvero aver perso per strada il telefono cellulare di sua proprietà.

Grazie ad esso, quindi, gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità del malvivente, subito deferito all'Autorità giudiziaria. Il 36enne dovrà difendersi dall'accusa di rapina in concorso e lesioni personali aggravate.

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