In tribunale non ci sono pm e i reati restano impuniti

In Sardegna il tribunale di Tempio Pausania è paralizzato dai buchi in organici di impiegati e magistrati: il 44,6% dei reati da giudice monocratico è prescritto

In tribunale non ci sono pm e i reati restano impuniti

Il paradosso è palese: al tribunale di Tempio Pausania la giustizia è così lenta che in alcuni casi gli avvocati sconsigliano ai propri clienti di presentare un esposto perché il rischio di prescrizione è troppo alto.

Come svela un'inchiesta de La Stampa, nel tribunale del nord-est della Sardegna ben il 44,6% dei reati da giudice monocratico finisce in prescrizione. Illeciti gravi come furto (art 624 cp), stalking (art 612 bis cp) o omessa dichiarazione (art 5 dlgs 74/2000), tanto per intenderci. Un dato allarmante, che i magistrati locali attribuiscono agli ormai cronici vuoti in organico. C'è mancanza di impiegati ma anche le toghe sono in affanno: la procura della Repubblica non ha più sostituti.

La presidente del tribunale Gemma Cucca racconta al quotidiano piemontese che da anni segnala queste criticità, ma che finora il ministero della Giustizia non ha ancora risposto. E purtroppo i buchi in organico non sono l'unico problema: da quando è stata chiusa la sezione distaccata di Olbia, giudici e magistrati chiedono continuamente il trasferimento della sede del tribunale nella capitale della Costa Smeralda.

Quattro anni di petizioni e appelli che però sino ad ora non sono valsi a nulla, nonostante la sede di Tempio Pausania sia periferica e disertata da moltissime toghe che alla prima occasione chiedono il trasferimento.

Mentre da via Arenula non arrivano risposte, il tribunale sardo, che

ha competenza sull'area più ricca ed economicamente dinamica dell'isola, continua ad arrancare: basti pensare che in servizio c'è un solo ufficiale giudiziario, chiamato a notificare atti in mezzo mondo.

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