Trieste, dopo 55 anni di matrimonio coppia sceglie il suicidio assistito: lui era malato

La donna, che non era in salute ma nemmeno in pericolo di vita, ha scelto di andarsene insieme al marito, perché non avrebbe potuto vivere senza di lui. Sono deceduti in un appartamento di una casa di Basilea, affittata dalla Pegasos Swiss Association

Trieste, dopo 55 anni di matrimonio coppia sceglie il suicidio assistito: lui era malato

Non avrebbe potuto immaginare e sostenere un'esistenza senza più suo marito accanto, affetto da una patologia per cui non esistevano cure. Così hanno deciso di comune accordo di andarsene insieme, nello stesso giorno. È accaduto a una coppia di anziani di Trieste, che ha scelto il suicidio assistito per porre fine alle sofferenze di lui, dopo un matrimonio durato più di 55 anni. La vita dell'81enne Arrigo Crisciani e della consorte, Monika Schnell, di 77 anni, è finita in un appartamento in provincia di Basilea, in Svizzera.

L'aiuto dell'associazione svizzera

Secondo quanto riportato da Tgcom24, i due coniugi sarebbero morti in una casa affittata da un'associazione svizzera che accompagna le persone che volontariamente scelgono di togliersi la vita, Pegasos Swiss Association, un'organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di vicende analoghe a quella dei due anziani triestini. A raccontare la loro storia al quotidiano Il Piccolo è stata una delle tre figlie della coppia.

La comunicazione alle figlie

Secondo quanto riportato dal quotidiano, i due anziani avevano preso la decisione poche settimane prima, dopo che le condizioni dell'ex assicuratore 81enne, avevano avuto un peggioramento. E anche la moglie dell'uomo, pur non avendo patologie altrettanto gravi, non godeva di ottima salute. Prima di partire per la Svizzera, i due genitori avevano chiesto alle tre figlie, due delle quali vivono all'estero, per comunicare loro la decisione e organizzare il viaggio fuori dall'Italia, dove sono andati tutti insieme.

"Sui loro volti non c'era sofferenza"

"Quando io e le mie sorelle siamo entrate nella stanza, mamma e papà erano ormai spirati, ma non c'era sofferenza sui loro volti", ha raccontato una delle sorelle. Che poi ha aggiunto: "Le loro vite erano una cosa sola, hanno scelto una fine dignitosa. Oggi ci mancano, ma è una nostalgia dolce. In questi giorni vedo in tv le persone che muoiono da sole, in ospedale, a causa del virus. Penso che noi abbiamo avuto privilegio di vivere un lungo e sereno addio".

Che cos'è il suicidio assistito

Il suicidio assistito è l'aiuto medico e amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di togliersi la vita, tramite un ausilio.

La pratica è legale in Europa, ma soltanto in Svizzera possono accedervi anche cittadini stranieri, dove è obbligatorio che sia il paziente a compiere l'ultimo gesto, come per esempio l'assunzione di farmaci che fermano l'attività cardiaca a causano il decesso.

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