Trieste, Chef Rubio: "Poliziotti impreparati, non mi sento sicuro"

Rubio non usa giri di parole: "Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente". E sui social è polemica

Trieste, Chef Rubio: "Poliziotti impreparati, non mi sento sicuro"

Sulla morte dei due agenti di polizia a Trieste comincia a scatenrasi il dibattito sui social. La dinamica di quanto accaduto questo pomeriggio all'interno della questura di Trieste, dove un domincano ha aperto il fuoco contro gli agenti, è tutta da chiarire. I rilievi della scientifica cercheranno di far luce sull'esatta sequenza dei fatti ma qualcosa è già emerso dalle ricostruzioni dei testimoni. Il killer dominicano, in questura insieme al fartello per il furto di un motorino, avrebbe chiesto di recarsi al bagno. Accompagnato da un poliziotto lo avrebbe sorpreso con una mossa improvvisa disarmandolo. Da qui la furia omicida. Subito alcuni colpi a bruciapelo che hanno lasciato a terra agonizzanti due agenti. Poi la fuga. Raggiunto in strada dai poliziotti l'uomo è stato immobilizzato e arrestato. La dinamica di questi fatti però fa discutere. E a scatenare le polemiche è un tweet di Chef Rubio che commenta così i fatti di Trieste: "Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra".

Parole che di certo sono destinate a dar vita ad una raffica di reazioni sui social. I follower dello chef non l'hanno presa bene e hanno subito puntato il dito contro di lui per il tempismo del suo tweet: "Rispetto Rubio... Ti seguo e mi piaci ma potevi fare a meno di scrivere questo post irrispettoso nei confronti dei due poveri poliziotti", scrive uno di loro. E ancora: "Di fronte a queste tragedie si deve solo riflettere sul pericolo che affrontano ogni giorno queste persone, probabilmente non esperte. Al di là di ogni pregiudizio verso i "colpevoli". Insomma le parole dello chef fanno discutere parecchio.

Ma c'è anche chi gli dà ragione: "Si ha la sensazione che i giovani agenti dell'ordine pubblico abbiano una preparazione complessiva alquanto approssimativa, divenendo così bersaglio più vulnerabile per i malavitosi! Noi li rispettiamo comunque, li piangiamo quando sono vittime, e vorremmo che così non fosse". Insomma sui social si è aperto il dibattito sulla preparazione e l'addestramento dei nostri poliziotti. Ma Rubio senza conoscerlo ha già emesso la sua sentenza...

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