Tutti fermi con le quattro frecce e, mi raccomando, attenzione agli animali che potrebbero attraversare. L’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord è rimasta chiusa dalle ore 6 alle ore 12 di domenica 10 novembre, per circa 25 chilometri tra Prato Ovest e Montecatini Terme (Pistoia) così da consentire la cattura di animali selvatici, in particolare cinghiali, nei territori circostanti.
Qui sono aumentati incredibilmente di numero con potenziale rischio anche per gli automobilisti. In particolare, lo stop alla circolazione, disposto dalla prefettura di Pistoia su richiesta della Regione Toscana, è necessario per catturare numerosi animali “a piede libero” presenti nella zona. Cinghiali, ma anche caprioli. Con riferimento proprio ai caprioli la Regione ha già specificato: “Saranno catturati esclusivamente tramite reti, alla presenza di personale professionista e di medici veterinari. Ed è esclusa la presenza di cacciatori. I capi saranno poi liberati in aree montane a divieto di caccia del comprensorio limitrofo”.
Insomma tanti, troppi cinghiali e caprioli, così numerosi da trasformarsi in un potenziale pericolo per chi è alla guida di un veicolo. “La chiusura - si legge in un comunicato diffuso da Autostrade - si rende necessaria per consentire agli enti di svolgere attività di bonifica del territorio esterno alla sede autostradale”. Nei giorni scorsi a Montecitorio si è tenuta una manifestazione organizzata da Coldiretti proprio su questo tema. “In Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 contro gli undici registrati in tutto l’anno precedente”. È quanto emerge da una stima dell’associazione su dati delle Regioni e dell’Osservatorio Asaps in occasione del blitz a Roma di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici ormai arrivati anche dentro le città.
Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato dell’81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l’analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Ma nella capitale le cose non vanno meglio. E tutta questa attenzione sugli animali selvatici sembra un sogno agli occhi dei romani. A Roma, i cinghiali, infatti, la fanno da padrone a caccia di cibo tra i cassonetti dell’immondizia.
Addirittura si contano casi in cui queste belve aggrediscono i passanti, come accaduto solo pochi giorni fa a una donna nel quadrante nord della capitale. La situazione è sfuggita di mano al Campidoglio ed è, ormai, sempre più emergenza. Ma questa, per il momento, è un’altra storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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