Troppo caldo, niente toghe in tribunale

Arriva l'autorizzazione a non indossarle dopo il guasto al sistema di climatizzazione

Troppo caldo, niente toghe in tribunale

La toga non fa l'avvocato, certo. Ma legali, giudici e pubblici ministeri, a Bari, con questo luglio rovente avranno la possibilità di non indossarla. Sì, perché, al Palazzo di giustizia del capoluogo pugliese, l'impianto di climatizzazione non funziona in barba a tutte le esigenze dei pubblici uffici. Così, s Via Nazariant si superano i 30 gradi nelle affollatissime stanze in cui sono stipati operatori e cittadini. I primi sono stati tutti autorizzati a lavorare smettendo la toga durante le udienze. Singolare scelta rispetto a quella, un po' più ovvia, di riparare i climatizzatori pagando gli addetti per risolvere il problema.

Immaginate il caldo insopportabile dei togati. La giunta distrettuale barese dell'Associazione nazionale magistrati, in una nota mette in evidenza come non sarebbe successo questo se ci fosse stata la manutenzione nei tempi giusti. Inoltre, come si legge da fonti di stampa, l'associazione sottolinea come "le temperature di questi giorni non permettano il regolare svolgimento delle udienze, se non a rischio di malori".

Insomma l'estate è una stagione no per i tribunali

dei capoluoghi pugliesi. Se l'hanno scorso a Brindisi le udienze sono state rinviate per colpa delle mosche, quest'anno a Bari, il troppo caldo mette a rischio uomini e processi. Con buona pace di una giustizia più veloce.

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