Che ad Alexis Tsipras non andassero a genio le stelle dell'Olimpo hollywoodiano, c'era da aspettarselo. Ma dietro alla scelta di "licenziare" Amal Alamuddin Clooney c'è probabilmente ben altro.
Già, perché il rapporto che lega il primo ministro ellenico alla bellissima moglie di George non nasce da un rapporto personale, ma puramente istituzionale. La Alamuddin, noto avvocato da tempo impegnato nella difesa dei diritti umani, aveva ricevuto dal governo greco l'incarico, insieme al proprio studio legale, di riportare ad Atene i marmi con i fregi del Partenone custoditi al British Museum di Londra.
Una parte dell'identità nazionale ellenica che i greci sembravano disposti a tutto pur di riottenere. Ora però Tsipras, in clima di spending review, sembra intenzionato a rescindere l'oneroso contratto che lega l'avvocato ad Atene.
Il nuovo ministro della Cultura e dell’Istruzione, il filosofo Aristides Baltas, ha annunciato che la Grecia sta cercando una nuova strategia per riportare a casa i marmi di Fidia. "La nostra campagna proseguirà - ha detto il ministro - ma la strategia e il nostro modo di agire possono essere modificati, se necessario. Nelle prossime settimane esamineremo la situazione in dettaglio e se vedremo la necessità di modificarla, lo faremo".
Immediatamente sono esplose le polemiche, con
l'opinione pubblica divisa tra chi è favorevole alla scelta di Tsipras e chi invece accusa il governo greco di aver sfruttato la notorietà della signora Alamuddin-Clooney solo per pubblicizzare la causa del ritorno dei marmi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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