La maledizione del Dio dei Mari si abbatte ancora una volta su una nave della compagnia italo-americana Costa Crociere. Scatenando altro panico, altra paura. Una delle sorelle della “Concordia”, infatti, la “Costa Allegra”, è in balìa dell’oceano indiano al largo delle Seychelles. A bordo 212 italiani: 126 passeggeri e 86 membri dell’equipaggio. Fortunatamente non ci sono né vittime, né feriti. E a bordo non c'era il comandante Schettino, né Domenica.
Solo un incidente. Un incendio. Che però ha messo fuori uso i generatori bloccando immediatamente tutta la complessa propulsione. Un nuovo mezzo disastro dopo la sciagura del Giglio di appena sei settimane fa. La notizia dell’incendio a bordo in pochi minuti è apparsa sui siti di informazione di tutto il mondo. Stando ai comunicati ufficiali, la situazione è sotto controllo e la nave “non è alla deriva”. Infatti in tutta la zona non ci sono venti, il mare è calmo. Tuttavia affiorano i primi dubbi – tutti da verificare - sulla regolarità della manutenzione periodica.
Una maledizione, dicevamo. E non potrebbe essere diversamente. Anche perché la “Allegra” si trova in un’area (al largo della Tanzania) spesso teatro di attacchi da parte dei pirati Somali. La posizione è stata rilevata a circa 7-8 miglia da Alphonse Island, uno degli atolli delle Seychelles e nota meta turistica. I primi soccorsi sono attesi a notte inoltrata e non è ancora chiaro se la nave potrà essere trainata nel porto più vicino e sicuro.
Costa Allegra fu costruita nel 1969 in Finlandia. Era un cargo, “Annie Johnson”. Acquistata nel 1986 da Regency Cruises, armatore con base in Grecia, fu ristrutturata come nave da crociera. La chiamarono “Regent Moon”. Altro passaggio di mano nel 1988, questa volta alla Compania Naviera Panalexandra che la ribattezzò “Alexandra”. Quindi, nel 1990, fu la volta di Costa Crociere. I cantieri Mariotti di Genova la trasformarono in una nave da 26.500 tonnellate di stazza, dotata di piscine, ristoranti, discoteche, 400 cabine e una capacità complessiva di 1.400 persone tra equipaggio e passeggeri. E così la “nave di cristallo”, per via delle enormi vetrate, diventò “Costa Allegra”.
Lunga 188 metri, larga 26, oggi oltre 28 mila tonnellate di stazza, e con un pescaggio di 8,20 metri, può raggiungere i 22 nodi.
Fu varata a Genova il 23 novembre 1992 dall’allora ministro della Marina Mercantile Giancarlo Tesini, madrina Bianca Costa Bozzo. Il rifacimento costò circa 200 miliardi di lire. Il mercato mondiale delle crociere è in costante crescita da circa 40 anni, passando dai 700mila passeggeri del 1970 ai 19 milioni nel 2010.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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