Si gettò dall'auto in corsa per sfuggire all'ex che voleva ucciderla: condannato un bulgaro

Jordan Jordanov è stato condannato a 8 anni di carcere per aver ucciso il cane della donna, poi aver sequestrato e tentato di uccidere la padrona. I fatti risalgono al 2021

Un'aula di tribunale (foto di repertorio)
Un'aula di tribunale (foto di repertorio)

Le ha ucciso il cane, poi l’ha rapita e ha tentato di ucciderla: per questo il bulgaro Jordan Jordanov, 36 anni, è stato condannato a 8 anni di carcere per i reati di tentato omicidio, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, maltrattamenti di animali, violenza privata, estorsione e rapina. La storia prende le mosse nel 2021. La donna, 51 anni, già conosceva Jordan Jordanov, un bulgaro senza fissa dimora che viveva di espedienti tra le province di Latina e Roma.

Un incubo da film dell’orrore

Durante il processo è stata ricostruita la vicenda avvenuta a Nettuno quando i due, tra cui c’era una relazione affettiva, vanno a trascorrere una serata nella città costiera. Tra i due scoppia una furiosa lite, per futili motivi. L’uomo appare fuori controllo e strangola a mani nude il cane della donna, uccidendolo. La 51enne scoppia in lacrime e comincia a urlare. Per tutta risposta l’uomo la sbatte in auto con violenza e riparte alla volta di Aprilia. Secondo il racconto della donna, mentre i due sono in auto, Jordanov si ferma e si avventa su di lei e tenta di strangolarla. La donna reagisce e lui riparte a tutta velocità: all’altezza di Campoverde la donna, che teme per la propria vita, si getta dall’auto in corsa. Alla scena assiste un carabiniere, che interviene e ferma l’uomo. Il militare ha confermato in aula tutta la versione. La vittima ha anche aggiungo che l’uomo era in condizioni di alterazione psicofisica.

La difesa del bulgaro: nessun sequestro, volevamo appartarci

Jordan Jordanov, difeso dall’avvocato Marco Reale, ha respinto in Aula le accuse sostenendo che non c’è stato nessun sequestro di persona in quanto tra i due c’era un rapporto sentimentale tra i due e dunque si sarebbero

trovati in auto per un rapporto sessuale. Il giudice di Latina Giorgia Castriota non ha però accolto questa ricostruzione, condannando il bulgaro a 8 anni di carcere riconoscendolo responsabile di tutti i reati contestati.

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