Uccise e fece a pezzi Pamela, chiesto rinvio a giudizio di Oseghale

Il pm di Macerata ha chiesto al gip il rinvio a giudizio del nigeriano Innocent Oseghale per violenza sessuale, omicidio e vilipendio di cadavere nei confronti di Pamela Mastropietro. Condannati per spaccio di droga gli altri due nigeriani

Uccise e fece a pezzi Pamela, chiesto rinvio a giudizio di Oseghale

La procura della Repubblica di Macerata ha depositato la richiesta al gip di rinvio a giudizio per Innocent Oseghale con le accuse di omicidio, vilipendio, occultamento di cadavere e violenza sessuale ai danni di Pamela Mastropietro. Il castello accusatorio presentato dal procuratore Giovanni Giorgio è da tempo definito: il 30 gennaio scorso Oseghale uccise la 19enne romana dopo averla costretta a un rapporto sessuale e sotto l'effetto dell'eroina. Secondo la procura, la ragazza avrebbe voluto denunciare la violenza ai carabinieri: per questa ragione, è stata prima accoltellata e poi fatta a pezzi e nascosta in un sacco.

Parte delle accuse sono state confermate da un compagno di cella di Oseghale, che ha riferito al magistrato particolari della vicenda che non potevano essere di dominio pubblico. Il nigeriano, nel gennaio dell'anno prossimo, andrà comunque a processo anche per spaccio di droga il prossimo 25 gennaio con il rito ordinario: il procuratore Giorgio lo ha accusato di diversi episodi, tra i quali la cessione, insieme al connazionale Desmond Lucky, dell'ultima dose di eroina a Pamela.

Nelle stesse ore in cui è stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Oseghale, proprio Desmond Lucky è stato condannato a 6 anni di carcere per spaccio di droga: 8 anni invece a Lucki Awelima. I due nigeriani erano accusati dello spaccio di droga e, secondo quanto è emerso nel corso delle indagini relative alla morte di Pamela Mastropietro, Lucky è responsabile di aver ceduto una dose di eroina alla 18enne romana, il 30 gennaio scorso, poco prima del suo assassinio.

Il fascicolo sullo spaccio di droga relativo ai tre nigeriani era stato aperto nel corso dell'inchiesta dei carabinieri, coordinata dal procuratore Giovanni Giorgio e dal sostituto Stefania Ciccioli, sull'omicidio di Pamela per il quale non sono indagati a nessun titolo.

Per Awelima, difeso dall'avvocato Francesca Palma, gli inquirenti hanno riscostruito più di 80 cessioni di eroina, mentre Lucky - difeso dall'avvocato Gianfranco Borgiani - avrebbe venduto almeno 20 dosi tra novembre 2017 e febbraio 2018. Le richieste dell'accusa erano di 6 anni e 6 mesi per Awelima e 6 anni e 4 mesi per Lucky. Scontata la pena, saranno espulsi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica