Uccise un ladro a fucilate: Cassazione lo condanna a più di 9 anni di carcere

Il 35enne di Serle aveva ucciso un ladro, sorpreso nell'abitazione del fratello. Per la Cassazione fu omicidio volontario

Uccise un ladro a fucilate: Cassazione lo condanna a più di 9 anni di carcere

Poco dopo mezzogiorno si è costituito al carcere di Verziano di Brescia. Mirko Franzoni, il 35enne di Serle che sparò a un ladro albanese, uccidendolo, è stato condannato definitivamente a una pena di 9 anni e 4 mesi di carcere.

Era la sera del 14 dicembre 2013, quando Eduard Ndoj, 26enne albanese, entrò nella casa del fratello con un complice, per compiere un furto. Franzoni ha sempre sostenuto di aver sparato accidentalmente al ladro, dopo averlo sorpreso, mentre era in fuga. Secondo l'accusa, però, il meccanico 35enne si rese protagonista di una serrata caccia all'uomo: infatti, sarebbe passato diverso tempo tra il furto e l'uccisione di Ndoj. Inoltre, dopo averlo colpito, Franzoni avrebbe atteso prima di chiamare i soccorsi, costruendo poi una versione alternativa, con l'aiuto di parenti e compaesani "omertosi". Il padre e il fratello di Mirko, infatti, sono indagati, insieme a due vicini, per falsa testimonianza. Il complice di Ndoj, riuscito a fuggire nei boschi, non è mai stato rintracciato.

Anche per i giudici della Corte di Cassazione, quella morte fu omicidio volontario, tesi sostenuta dai tribunali già nei primi due gradi di giudizio.

Secondo quanto riporta il Giorno, la Cassazione avrebbe confermato anche il risarcimento di 125mila euro, per i genitori e i fratelli del 26enne albanese.

Franzoni, una volta appresa la sentenza, si è presentato in carcere, prima che la procura di Brescia firmasse il suo ordine di carcerazione.

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