Gli spari alla schiena mentre va a messa: ucciso il "pittore della notte"

La vittima era molto conosciuta a Lanciano. I carabinieri hanno fermato un 60enne con problemi psichici

Gli spari alla schiena mentre va a messa: ucciso il "pittore della notte"

Francesco De Florio De Grandis, 72enne residente a Lanciano, comune in provincia di Chieti, pensionato ed ex imbianchino con la passione della pittura e della musica, conosciuto come ‘il pittore della notte’, è stato ucciso con una decina di colpi di pistola alle spalle mentre si stava recando a messa. Il fatto è avvenuto alle 8 di questa mattina, domenica 13 febbraio, in via Cipollone, nel popoloso quartiere Santa Rita, situato nell’immediata periferia della città, dove viveva la vittima. Anche il presunto omicida abiterebbe nello stesso quartiere.

L'uomo ucciso mentre andava messa

I carabinieri hanno infatti individuato e fermato un uomo di circa 60 anni, che soffrirebbe di problemi psichici e manie persecutorie. Sembra che il presunto omicida fosse convinto che il 72enne parlasse male di lui. Secondo quanto ricostruito, il condomino avrebbe seguito la vittima per poi spararle alle spalle una decina di colpi di pistola. Subito ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto e fermato dai militari. Alcuni testimoni avrebbero assistito alla scena dai balconi delle loro abitazioni. Sono infatti stati altri inquilini dei palazzi vicini a dare l'allarme e a riferire ai carabinieri che avevano visto un uomo armato di pistola seguire la vittima armato e continuare a sparare fino al momento in cui ha visto il 72enne accasciarsi a terra in un lago di sangue.

Sul posto sono stati rinvenuti numerosi bossoli. Il movente del delitto potrebbe essere legato a crisi schizofreniche dell'indagato che, come precedentemente detto, era convinto che De Grandis parlasse male di lui. Sul luogo della tragedia si è recato il pubblico ministero Serena Rossi. Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Lanciano, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Orlando, e coordinate dal colonnello Alceo Greco, comandante provinciale di Chieti.

Chi era il "pittore della notte"

La vittima era un esperto artigiano che si dedicava anche alla preparazione di pupazzi in cartapesta per il carnevale, ed era anche conosciuto con il nomignolo di ‘Ciccillo’. Uno dei figli della vittima, Carmine, ha raccontato: "È uscito a piedi per recarsi in centro, con l'autobus, come faceva normalmente e per andare a messa in Cattedrale. Aveva percorso qualche decina di metri e poco dopo qualcuno ha citofonato a casa di mia madre dicendole che il corpo insanguinato di papà era a terra. Mio padre non aveva mai litigato con nessuno ed era un uomo era tranquillissimo".

Il sindaco Filippo Paolini, che conosceva molto bene la vittima, ha parlato di lei come di una persona benvoluta e molto tranquilla.

Il primo cittadino ha raccontato che il 72enne era solito realizzare anche i cosiddetti “carnevali” di legno e cartapesta da incendiare in piazza secondo la tradizione. Proprio per la festa di quest’anno sarebbe stata utilizzata una sua opera. De Florio De Grandis lascia, oltre al figlio Carmine, anche altri due figli, Franco e Roberto.

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