Cercavano un po' di intimità, e per questo si sono introdotti in un edificio abbandonato sito nella zona di Santa Caterina (Udine) i due ragazzi aggrediti e rapinati la scorsa notte da due malviventi di nazionalità marocchina da tempo noti alle forze dell'ordine locali.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, l'episodio si sarebbe verificato durante la notte tra lo scorso sabato 4 e domenica 5 gennaio in uno stabile di via Latisana, in zona villa Primavera.
È all'incirca mezzanotte quando le due vittime, una 26enne di Udine ed un milanese di 28 anni, decidono di appartarsi e di correre il rischio di introdursi all'interno di un edificio fatiscente, tra l'altro già noto ai cittadini per le cattive frequentazioni e segnalato alle autorità in più di un'occasione in passato.
Poco dopo il loro ingresso nello stabile, tuttavia, è scattato l'agguato da parte di due malviventi stranieri, due nordafricani senza fissa dimora che sono soliti occupare come riparo un container non distante dal luogo dell'aggressione.
Il 28enne è stato minacciato e poi pestato a sangue dai marocchini i quali, approfittando del fatto che la vittima fosse stordita, gli hanno portato via il telefono cellulare ed un portafoglio contenente circa 50 euro. Terrorizzata, la giovane udinese ha assistito impotente alla violenta aggressione subita dal compagno, ma è ben presto divenuta lei stessa il successivo obiettivo dei malviventi magrebini. La 26enne è pertanto fuggita dal posto, con alle calcagna i due nordafricani, intenzionati a raggiungerla ed a bloccarla prima che potesse chiedere aiuto.
Tutto inutile, dato che la giovane riesce a contattare telefonicamente le forze dell'ordine ed a raccontare quanto accaduto, indicando con precisione il luogo in cui si era verificata la violenta rapina. Comprendendo la situazione, pertanto, i due malviventi se la danno a gambe, mentre in breve giungono in via Latisana i carabinieri del nucleo radiomobile del comando di Udine.
I militari trovano il 28enne sanguinante e col volto tumefatto, quindi contattano immediatamente il 118 per richiedere l'invio di un'ambulanza sul posto. Ancora terrorizzata ed in lacrime, la 26enne racconta agli inquirenti ogni piccolo dettaglio dell'accaduto, fornendo loro preziose informazioni circa i responsabili. Dopo aver compreso di chi si doveva trattare, gli uomini dell'Arma hanno raggiunto il container occupato dai due marocchini, all'interno del quale hanno rinvenuto sia il cellulare che il portafoglio della vittima.
Riconosciuti dalle vittime, i due pregiudicati
nordafricani, un 34enne ed un 21enne, sono stati arrestati con l'accusa di rapina aggravata e lesioni personali. Finito al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, il 28enne è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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