Udine, paura in stazione: rissa tra immigrati finisce nel sangue

Pomeriggio di sangue e paura quello di ieri nei pressi della stazione degli autobus di Udine. Intorno alle 17, con le strade invase di persone, due immigrati hanno iniziato a litigare furiosamente tra loro, probabilmente per futili motivi, all'altezza dell'ingresso carraio dello scalo.

Dalle parole, gli stranieri sono passati subito ai fatti strattonandosi e spingendosi con veemenza. La colluttazione è stata così violenta che gli immigrati hanno anche sfondato la vetrina di un negozio dove erano esposte alcune borse. La situazione, già difficile, è ulteriormente degenerata quando uno dei due contendenti, in preda ad un raptus, ha estratto un coltello e ferito a sangue il suo rivale tra il terrore dei passanti che hanno assistito alla scena che, per la propria sicurezza, si sono allontanati dall’area.

Al momento dei fatti erano già in zona alcune pattuglie della polizia per la presenza di una persona che aveva accusato un malore in seguito ad una overdose sempre all'interno della stessa stazione. Così, i poliziotti in pochi istanti sono corsi sul luogo teatro della violenza riuscendo a bloccare l’aggressore nordafricano. Condotto in questura, l’uomo è risultato essere un algerino di 25 anni, irregolare in Italia e già raggiunto da diversi ordini di espulsione.

Sul posto è intervenuta anche un'ambulanza del 118 per prestare i primi soccorsi al ferito, poi trasportato in ospedale a causa di tagli in diverse parti del corpo. Le sue condizioni, fortunatamente, non sarebbe gravi.

In una nota il sindaco di Udine, Pietro Fontanini ha dichiarato che “desta sconcerto, preoccupazione e un profondo senso di rabbia assistere a fatti di cronaca come quello che si è verificato oggi… Evidentemente qualcuno ha fatto credere a questi ragazzi stranieri che per loro le regole non valgono”.

"Per questo bisogna spiegare a chi ha scambiato la nostra città per il

Far West che le cose stanno diversamente, che le cose sono cambiate. Ora mi auguro che il ferito si rimetta e allo stesso tempo invoco per entrambi la pena massima per quello che hanno fatto” ha concluso Fontanini.