Un'altra donna lo accusa, Varriale: "Raptus di gelosia. Sono vittima"

Nuovo grattacapo per l'ex vicedirettore di Rai Sport: l'attuale compagna lo accusa di averla schiaffeggiata la scorsa notte. Lui però racconta un'altra versione dei fatti

Un'altra donna lo accusa, Varriale: "Raptus di gelosia. Sono vittima"

"Sono vittima di una folle gelosia". Enrico Varriale ricostruisce così il violento episodio avvenuto ieri sera nel suo appartamento a Ponte Milvio, a Roma nord. Una discussione animata con l'attuale compagna, poi sfociata in una lite furibonda e in una telefonata alle forze dell'ordine. Per il giornalista ed ex vicedirettore di Rai Sport un nuovo grattacapo: la donna infatti lo ha accusato di averla schiaffeggiata con forza. Ma la dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire e il conduttore tv, già accusato di stalking e violenza domestica da un'ex fidanzata, ha infornito una diversa versione sull'accaduto.

"Ieri alle 22.30 la donna con cui ho una relazione ha dapprima citofonato insistentemente. Successivamente ha cominciato a bussare alla porta di casa. Alla fine ho ceduto e le ho aperto. È entrata e come una furia, in preda ad un raptus di gelosia ha iniziato a distruggermi casa", ha raccontato Varriale in una nota divulgata dopo che le accuse della donna erano state riportate da alcuni organi di stampa. "Piatti. Bicchieri, soprammobili, qualunque cosa le capitava sotto mano mi veniva tirata addosso e distrutta. Ho provato a bloccarla e ha cominciato ad urlare: 'Non mi toccare, ti denuncio'. Ha preso il telefono e chiamato la Polizia e l'autoambulanza. Io, spettatore allibito, l'ho implorata di fermarsi. Alla fine ho capito che solo l'intervento della polizia poteva fermarla", ha proseguito il giornalista sportivo, offrendo una verità diversa da quella testimonianta invece della compagna. Quest'ultima, infatti, aveva accusato il conduttore tv di averla colpita con un violento schiaffo.

I fatti consumatisi la notte scorsa, tuttavia, sono ancora in fase di accertamento. La polizia infatti, una volta giunta all'abitazione di Varriale, ha citofonato senza però trovare nessuno. Il padrone di casa era uscito e la compagna si era già allontanata per dirigersi in ospedale, al Gemelli. In assenza di flagranza di alcun reato, la procura non ha disposto alcuna misura cautelare. "Prima dell'arrivo degli agenti lei è uscita di casa e non ho saputo più nulla. Posso documentare tutto. Ho fotografato la mia abitazione o meglio quello che resta della mia abitazione. E in relazione a ciò ho dato mandato ai miei avvocati d'intraprendere le necessarie azioni legali", ha fatto sapere il giornalista napoletano, finito nuovamente nel tritacarne delle accuse.

Varriale, lo ricordiamo, il 18 gennaio prossimo dovrà comparire davanti al giudice per rispondere delle accuse di lesioni e stalking rivoltegli dall'ex fidanzata.

"Lui continuava a cercarmi, ho ricevuto più di cento tra messaggi e chiamate, e mi citofonava. Ogni giorno era una tortura", aveva dichiarato la presunta vittima. Ma il giornalista aveva sempre respinto quelle accuse.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica