Uomini, date un mano in casa In fondo sarebbe pure ora...

Si può conciliare la vita lavorativa con la carriera? La risposta è sì. Ed è necessario che a farlo non siano soltanto le donne, padrepiescamente ubique, che dividono le loro forze tra figli da recuperare (da scuola), figli da portare (all'allenamento, dagli amichetti), talvolta genitori da accudire, casa e lavoro. A farlo devono essere - su questo al ministro Fornero non si può dare torto - pure gli uomini.

È vero: la dichiarazione sa un po' di qualunquismo spicciolo. Forse perché dovrebbe essere una di quelle frasi da "fiera dell'ovvio". Ed è di quelle che sembrano fatte apposta per dividere in due l'opinione pubblica. Ma sul fatto che molto del carico famigliare gravi ancora solo sulle spalle della componente femminile della casa, c'è poco da dire. Casi rari e onorevoli a parte.

Sbagliato pensare all'uomo in panciolle sul divano, con la birra appoggiata sulla panza in canotta (e la moglie, aspirapolvere alla mano, con la bandana in testa). L'idea sopravvive soltanto in certe pubblicità d'altri tempi. Ma anche la versione aggiornata al 2012 del quadretto famigliare, quella che magari prevede pure un lui in giacca&cravatta più ventiquattr'ore, e lei con altrettanta ventiquattr'ore, cambia poco nelle dinamiche e nella suddivisione del peso di una famiglia.

Il lavoro pesa. Stressa. Occupa. A volte più tempo di quanto sia lecito. Ma non soltanto l'uomo. Tramontata per sempre l'idea della casalinga con marito indaffarato, resta un nucleo famigliare che a parità d'impegni durante la giornata, fa pendere troppo della responsabilità sul piatto femminile della bilancia.

Serve pari dignità per uomini e donne. E che le nuove generazioni di lavoratrici abbiano la possibilità di dimostrare di valere (almeno) quanto la loro controparte maschile.

Di guadagnare altrettanto ed essere messe sullo stesso piano. Di avere una mano dai loro lui. E se questo dovrà comportare un impegno maggiore anche in casa per gli uomini, ben venga. Imparare a cambiare un pannolino non è poi tanto complesso.

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