L'ex tronista di Uomini e Donne Alessio Lo Passo è stato arrestato l'altro ieri a Monza durante l'inaugurazione di una botique, al momento dell'arrivo degli agenti con lui c'erano Lele Mora e la concorrente del Grande Fratello Guendalina Tavassi.
Alessio lo Passo nel 2014 aveva ricevuto una condanna a 3 anni dal tribunale di Milano con l'accusa di estorsione, condanna che è stata eseguita ieri. Il tutto è cominciato nel settembre 2014 quando l'ex tronista di Uomini e Donne si è sottoposto ad un'operazione di chirurgia plastica al naso dal suo medico di fiducia.
Dopo il primo controllo di routine, che risulta positivo, il medico riscontra, un mese dopo, una "depressione ossea" sui lati del naso, derivante da una botta o da un pugno, ma il paziente nega qualsiasi episodio. Passa ancora qualche giorno e il Alessio chiama di nuovo il medico, preoccupato per la scarsa sensibilità tattile al naso e teme che l'irregolarità possano "compromettere la sua carriera di personaggio pubblico".
Ma è lo stesso dottore a trovare su YouTube un video in cui il tronista confessava telefonicamente a Barbara D'Urso, durante una puntata di Pomeriggio 5, che tra il 2 e il 9 ottobre era stato al centro di una rissa fuori da una discoteca di Milano, dove un gruppo di ragazzi avevano importunato la sua fidanzata. E da quell'espisodio non passa molto tempo quando il 34enne si presenta nello studio del chirurgo (il 6 novembre) insieme alla fidanzata e a un 60enne "dal forte accento calabrese" chiedendo di essere risarcito per l'operazione, secondo lui andata male.
La cifra che chiede è di 57mila euro e la minaccia è quella di tornare nello studio "con chi di dovere per sfasciare tutto", oltre a rovinare la reputazione dello studio stesso. Le minacce non finiscono lì, anzi, continuano nei giorni successivi anche al telefono. I primi di dicembre, quindi, il medico e il suo staff decidono di denunciare l'accaduto e così parte l'indagine del tribunale per estorsione in concorso.
La condanna è diventata definitiva nell'aprile 2016, ma il 34enne credeva che la vicenda si fosse conclusa, visto che al momento dell'arresto aveva ammesso le sue colpe. Ma invece non è andata così e Alessio lo Passo è finito in manette."Era tranquillo e non ha opposto resistenza", ha detto il capitano Marco Prosperi, che guida la squadra catturandi dei carabinieri di Milano.
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