Sembrava si trattasse solo di una tragica fatalità e, invece, l'uomo di 35 anni travolto da un'auto a Brescia potrebbe essere stato ucciso con premeditazione. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di omicidio preterintenzionale, dunque di una vendetta.
Un colpo di scena inatteso. Quello che fino al tardo pomeriggio di ieri sembrava essere un incidente stradale, in realtà, potrebbe rivelarsi una esecuzione delittuosa a tutti gli effetti, un regolamento di conti tra conoscenti (forse parenti). I fatti risalgono alle ore 19 di venerdì 3 gennaio, a Brescia, nella zona di San Paolo, alla periferia comune della provincia lombarda. Secondo le primissime ricostruzioni dell'accaduto, l'uomo - di origini rom - stava camminando lungo via della Maggia, una lunga strada in prossimità della tangenziale, quando è stato sopraffatto da una vettura di grossa cilindrata che lo ha letteralmente sbalzato all'aria. Alcuni astanti il devastante impatto hanno allarmato immediatamente il 118 dal momento che l'uomo giaceva riverso sull'asfalto. Ma non appena i sanitari del pronto soccorso e quelli della Croce Bianca hanno raggiunto la vittima, non hanno potuto far altro che attestarne il decesso. Invano ogni tentativo di rianimazione, l'uomo sarebbe morto subito dopo il fragoroso impatto.
Sul luogo dell'investimento sono giunti anche i carabinieri del Comando locale che, insospettiti dalla scena del crimine, non hanno creduto all'ipotesi di una tragica fatalità tanto da dare seguito ad una tempestiva attività dì investigazione. A seguito di alcuni rilevamenti effettuati in loco e, attraverso alcuni accertamenti sull'identità della vittima, sono emersi una serie di dettagli che hanno completamente ribaltato le congetture iniziali. Si è scoperto, infatti, che il 35enne avesse preso parte ad una rissa tra cognati nel vicino campo rom, dove presumimbilmente era accampato, appena qualche minuto prima di essere investito dall'auto di grossa cilindrata. I litiganti (tre per l'esattezza) sarebbero stati tutti di etnia rom, legati all'uomo da rapporti di stretta parentela. Il diverbio sarebbe degenerato rapidamente in una violenta colluttazione con tanto di coltello alla mano. Il 35enne, inseguito in auto dai malintenzionati, si sarebbe poi dato alla fuga dal campo imboccando via della Maggia. A metà percorso, sarebbe stato investito e travolto mortalmente. Gli assalitori sarebbero stati già intercettati e fermati dai militari dell'Arma.
Restano ancora da chiarire le dinamiche dell'incidente e quali siano le ragioni sottostanti il litigio sanguinario. Dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe essersi trattato di un regolamento di conti. Tuttavia, saranno solo ulteriori indagini a fare luce sulla vicenda.
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