Con buona pace dei no vax, il prossimo autunno potremmo essere tutti chiamati ad una vaccinazione anti-influenzale di massa per evitare la sovrapposizione con i nuovi casi Covid-19 ( i cui sintomi iniziali sono molto simili) e non mandare in tilt le strutture sanitarie nazionali.
"Potenziali danni incalcolabili"
L'accoppiata tra i due virus preoccupa la classe medica: è per questo che la Simg (Società italiana di medicina generale) ha invitato una lettera al presidente del Consiglio Conte ed al ministro della Salute Roberto Speranza in cui chiede di procedere in maniera massiccia alla vaccinazione anti-influenzale nella prossima stagione. Insomma, il Covid-19 non dovrà essere considerato un evento a sè.
"L'impatto combinato delle due patologie potrebbe provocare danni incalcolabili alla popolazione - avverte Claudio Cricelli, presidente Simg -stiamo maturando la convinzione che i sintomi di esordio delle due patologie provocheranno un ulteriore aggravio del carico di malattia, con difficoltà crescenti per medici e pazienti a orientarsi nella diagnosi".
"Riflettiamo sul rischio"
Prevenire è meglio che curare: in questo senso l'Italia vorrebbe seguire l'esempio di altre nazioni dove si stanno già adottando misure per non farsi trovare impreparati dopo l'estate. “In molti Paesi le autorità sanitarie stanno suggerendo una vaccinazione anti-influenzale di massa - prosegue Cricelli - è necessario dunque riflettere immediatamente sul rischio che anche nel nostro Paese, al sopraggiungere dell’epidemia stagionale di influenza, sia ancora in corso un’epidemia, anche ridotta, di Sars-Cov-2".
L'influenza in Italia
Ad oggi, come si legge su Repubblica, la vaccinazione gratuita prioritaria coinvolge la popolazione sopra i 65 anni, i soggetti affetti da malattie croniche ed altri soggetti a rischio. Secondo i numeri dell'Istitituo Superiore di Sanità, più di sette milioni di italiani hanno beccato quest'anno il virus dell'influenza ed il contaggio finale arriverà, probabilmente, ad otto milioni di casi. “I circa 160mila casi di Covid19 stimati ad oggi in Italia - sottolinea la Simg - si sono inizialmente sovrapposti ai circa due milioni di casi di influenza stagionale, generando nelle prime settimane dell’epidemia problemi diagnostici con una iniziale sottovalutazione dei casi di Coronavirus”.
L'accoppiata influenza-Covid
La stima dei casi di influenza sulla popolazione over 65 si aggira intorno al 3,2% (circa 1,2-1,5 milioni di persone) ed un’incidenza del 9% nella fascia d’età "50-64" con 3,5 milioni di individui colpiti soprattutto nella popolazione non vaccinata: ipotizzando un andamento influenzale simile a quello di questa stagione, il prossimo anno potremmo avere milioni di persone contemporaneamente con sintomi influenzali e Covid ma, all'inizio, sarebbe molto difficile stabilire chi soffre per cosa.
"Vaccinazione per tutti"
“La Simg propone una vaccinazione di massa per la prossima epidemia di influenza stagionale per far fronte a questi rischi di sovrapposizione che potrebbero verificarsi - afferma Cricelli - esistono dubbi assai fondati sulla durata del Covid-19: le previsioni più equilibrate parlano di una durata complessiva non inferiore a sette mesi, con una coda epidemica spinta fino a 180-270 giorni dall’esordio del Caso 1". Quindi, per evitare che "lo sviluppo dell’epidemia di influenza stagionale possa sovrapporsi alla coda epidemica di Covid-19" Cricelli raccomanda di "estendere la vaccinazione anti-influenzale al maggior numero possibile di cittadini”.
I benefici
Se la maggior parte degli italiani sapranno ascoltare questi consigli, secondo la Simg, il prossimo autunno potremmo non evitare di ritrovarci con "l'acqua alla gola".
“Riteniamo - conclude Cricelli - che questa misura produca importanti effetti di valore clinico, sanitario ed economico: riduzione del 40% delle ospedalizzazioni per influenza stagionale, del 45% delle assenze stagionali per malattia e risparmi per miliardi di euro al Servizio Sanitario Nazionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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