Covid, si può fare vaccino se si è in gravidanza? Ecco le risposte dell'Iss

Al momento non vi sarebbero controindicazioni, ma le donne che aspettano un bimbo o allattano possono scegliere se vaccinarsi o meno

Covid, si può fare vaccino se si è in gravidanza? Ecco le risposte dell'Iss

Al momento non vi sarebbero dati disponibili riguardanti i possibili effetti del vaccino anti-Covid durante la gravidanza e l’allattamento. Nonostante questo però, l’Istituto superiore di Sanità in una nota ha fatto sapere che la vaccinazione non è controindicata.

Il vaccino in gravidanza e allattamento

Come si legge nelle indicazioni fornite sul sito dell’Iss: "Le donne ad alto rischio di contrarre la malattia in forma grave dovrebbero discutere i potenziali benefici e rischi della vaccinazione con i professionisti sanitari che le assistono, mentre se una donna scopre di essere incinta dopo la prima o la seconda dose non c'è alcuna motivazione per interrompere la gravidanza". Queste sono le principali indicazioni del documento ad interim su “Vaccinazione contro il COVID19 in gravidanza e allattamento” elaborato dall’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) dell’Istituto Superiore di Sanità, condiviso e sottoscritto dalle principali società scientifiche del settore. Come si legge nel comunicato stampa, il documento in oggetto passa in rassegna le principali indicazioni che sono state adottate sia a livello internazionale che nazionale, oltre alle evidenze scientifiche emerse fino a questo momento sul tema. Come sottolineato, "in Italia si offre alle donne in gravidanza e allattamento la possibilità di scegliere, con il supporto dei professionisti sanitari, se sottoporsi o meno alla vaccinazione dopo una valutazione individuale del profilo rischio/beneficio".

Non incluse nei test di valutazione

Viene però specificato che le donne in gravidanza e allattamento non sono state incluse nei trial di valutazione dei vaccini Pfizer-BioNtech mRNA (Comirnaty) e Moderna. Almeno per il momento quindi non si dispone di dati di sicurezza ed efficacia relativi a queste persone. Da sottolineare comunque che gli studi condotti finora non hanno evidenziato né suggerito meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA a possibili effetti avversi in gravidanza e le evidenze di laboratorio su animali suggeriscono l'assenza di rischio da vaccinazione.

Dai dati dello studio ItOSS, relativi alla prima ondata pandemica nel nostro Paese, è emerso che le donne in gravidanza non presentano un rischio aumentato di infezione rispetto alla popolazione generale. Vi sono altri soggetti che presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare una polmonite da Covid-19 che, complessivamente, riguardano una minoranza di madri e neonati.

Valutare caso per caso

Le donne in gravidanza che sono ad alto rischio di complicazioni gravi da coronavirus dovrebbero prendere in considerazione l’idea di sottoporsi a vaccinazione, valutando però con i sanitari che le assistono, i potenziali benefici e rischi. La scelta deve essere fatta caso per caso. Se una donna vaccinata scopre di essere in dolce attesa subito dopo la vaccinazione, non vi è alcuna evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza.

Nel caso in cui una donna dovesse scoprire di essere incinta “tra la prima e la seconda dose del vaccino può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti ad altro rischio”. Infine, coloro che allattano possono essere incluse nell'offerta vaccinale senza necessità di interrompere l’allattamento.

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