Attimi di imbarazzo a Porta a Porta quando Bruno Vespa ha chiesto ai suoi ospiti se si fossero sottoposti al vaccino e Gianni Rivera ha affermato di non volerlo assolutamente fare. Il conduttore, sostenitore della campagna vaccinale, ha intavolato una discussione con l'ex calciatore campione d'Europa nel 1968 tra lo sconcerto degli ospiti presenti in studio.
Il tema centrale dell'ultima puntata della trasmissione di Rai Uno è stato lo stop alla somministrazione di AstraZeneca ai giovani. Un argomento caldo dopo la morte della 18enne Camilla Canepa e del 54enne di Brescia colpito mortalmente da una trombosi poche ore dopo il vaccino. Tra gli ospiti di Bruno Vespa in studio c'erano il presentatore Alberto Matano e l'ex calciatore Gianni Rivera, che ha sorpreso tutti rispondendo alla domanda del conduttore: "Voi come siete messi con i vaccini?".
L'ex centrocampista della nazionale italiana non ha usato giri di parole per esprimere il suo "no" alla campagna vaccinale: "No. Non ci penso proprio". E alla richiesta di spiegazioni da parte di Bruno Vespa ha spiegato: "Perché ho delle notizie negative. Qualcosa si sa e qualcosa si viene a sapere. Poi ci sono alcuni virologi che dicono proprio di evitare. Quindi...". Un silenzio imbarazzato è calato in studio tra gli ospiti, mentre Bruno Vespa ha incalzato Rivera: "Io ci rimango così male. Ma non ti sentiresti più tranquillo a vaccinarti?".
Gianni Rivera, però, si è detto tranquillo ribadendo la sua volontà di non vaccinarsi per non rientrare nella casistica di quelli che hanno reazioni avverse: "Se sono l'unico sfortunato di quella parte vaccinata che muore, mi darebbe fastidio". Il conduttore ha insistito cercando di puntare tutto sui dati scientifici, che al momento non vedono morti post vaccino tra gli over 60: "Ma no, alla tua età non ci sono stati morti. Non esistono casi di morti nella tua fascia di età dopo il vaccino. Non esiste, ma che lo abbiamo nascosto?". Un battibecco che però non ha sortito l'effetto desiderato. Rivera non ne ha voluto sapere: "Come no, esistono, non voglio far parte di quella percentuale". A pareggiare la situazione con una testimonianza in favore del vaccino ci ha pensato Alberto Matano che ha raccontato di essersi sottoposto alla vaccinazione negli scorsi giorni.
Subito dopo la puntata di Porta a Porta, puntuale sui social network è arrivata la replica del virologo Roberto Burioni: "Campioni nello sport, ma babbei nella vita.
Che amarezza, pensando a quanto gli sportivi potrebbero fare per il bene comune". Aggiungendo in un altro tweet: "Che campione e che autogol. È diventato il beniamino dei no-vax". Un commento che ha aperto un'accesa discussione sul popolare social.
Gianni Rivera sul a Porta a Porta 09/06/2021 pic.twitter.com/WONDJALjNM
— flap (@fl4ppo) June 11, 2021
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