Vaccino, scudo anti Covid: cosa succede 6 mesi dopo la seconda dose

La protezione nei soggetti vaccinati da più di 180 giorni cala dal 95% all’82%. Preoccupano gli under 20

Vaccino, scudo anti Covid: cosa succede 6 mesi dopo la seconda dose

Nell’ultimo report settimanale sull'andamento di Covid-19 in Italia dell'Iss, l’Istituto superiore di sanità, si legge che"dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 79% al 55% l'efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 rispetto ai non vaccinati". Invece, anche se trascorso mezzo anno dall'immunizzazione rimane elevata, seppur riducendosi, "l'efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa: per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all'82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre 6 mesi rispetto ai non vaccinati".

Dopo sei mesi

Quindi, come spiegato dall'Istituto superiore della sanità nell'ultimo report settimanale sull'andamento di Covid-19 in Italia, dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale l'efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 scende dal 79% al 55% rispetto ai non vaccinati. Inoltre, secondo quanto riportato: “Negli ultimi 30 giorni sono stati notificati 50.564 casi Covid (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster. Il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino”.

Nel periodo compreso tra l'8 ottobre e il 7 novembre, come sottolineato sempre nel monitoraggio, per Covid sono stati ricoverati in terapia intensiva 424 soggetti non vaccinati su una popolazione di riferimento di quasi 8 milioni, che si riferisce al numero di persone che al 30 ottobre risultavano ancora non immunizzate, contro 177 vaccinati con ciclo completo da meno di 6 mesi, su una popolazione di riferimento che a fine ottobre era di quasi 39 milioni. Nel periodo di tempo preso in oggetto i 424 non vaccinati equivalevano al 64% dei ricoveri Covid in terapia intensiva, mentre i 177 vaccinati al 26,7%.

Under 20 e bambini

Un quarto dei nuovi casi di Covid-19 in Italia riguarda gli under 20, mentre tra i bambini più piccoli starebbero salendo i ricoveri. Nel monitoraggio settimanale viene riportato che“nell'ultima settimana si conferma l'andamento osservato nella precedente, con il 25% dei casi diagnosticato nella popolazione di età al di sotto dei 20 anni. Il 49% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d'età 6-11 anni". Ovvero la fascia di età per cui a breve potrebbe arrivare il via libera al vaccino, e nella quale "si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell'incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un'impennata nelle ultime 2 settimane".

Per quanto riguarda i soggetti in età scolare "il 34% dei casi è stato diagnosticato nella fascia 12-19 anni", mentre "solo il 11% e il 6%, rispettivamente, tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni". Fra i più piccoli, in ogni caso, starebbero aumentando i ricoveri.

Gli esperti hanno sottolineato ancora che è stato registrato "un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia di età al di sotto dei 3 anni", pur "poco sopra i 2 ricoveri per 100mila abitanti, nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di età risulta stabile".

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