A Gallarate, in provincia di Varese, qualcuno avrà pensato di trovarsi di fronte a una troupe cinematografica che stava girando un film, un poliziesco. Invece era tutto vero. Paura compresa. Un furgone della polizia penitenziaria è stato letteralmente preso d'assalto da un commando armato che, dopo aver aperto il fuoco e intimato l'alt agli agenti, è riuscito a far evadere un detenuto che stava per essere trasferito dal carcere di Busto Arsizio al tribunale di Gallarate.
Subito è scattata una vasta caccia all’uomo per cercare di rintracciare l'auto usata dai malviventi, una C3 di colore nero targata "EM197ZE". Il detenuto liberato si chiama Domenico Cutrì, 32 anni, ed è ritenuto un boss della 'ndrangheta. Era stato condannato in appello all'ergastolo per l’omicidio di Luckasz Kobrzeniecki, un polacco di 22 anni freddato a colpi di pistola nel 2006 a Trecate (Novara). Cutrì, secondo le accuse, era al volante dell’auto da cui partirono gli spari che la notte del 15 giugno di otto anni fa uccisero la vittima. Arrestato tre anni dopo, si è sempre professato innocente.
Due agenti sono rimasti feriti (uno colpito agli occhi da spray urticante, l'altro spinto dalle scale fuori dal tribunale) e ora sono ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale di Gallarate.
È morto invece Antonino Cutrì, fratello minore dell'evaso. Ferito probabilmente dai colpi sparati dai poliziotti contro l'auto in fuga, era stato abbandonato in condizioni disperate dai compagni davanti all’ospedale di Magenta (Milano).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.