Vauro manda Gesù a Bibbiano: l'ignobile vignetta sul presepe

Forti polemiche dopo l'ultima fatica del vignettista toscano. La Meloni attacca: "La satira è sempre legittima. Ma ridicolizzare uno scandalo che ha rovinato la vita di tanti genitori e bambini per il semplice gusto di attaccarmi è ripugnante"

Vauro manda Gesù a Bibbiano: l'ignobile vignetta sul presepe

Vauro Senesi torna a scatenare una mare di polemiche con la sua ultima fatica, l'ennesima vignetta dissacrante con la quale riesce ad ironizzare anche sulla vicenda di Bibbiano, in un connubio con le celebrazioni per il Natale che lascia un retrogusto decisamente amaro.

Il nuovo lavoro del vignettista toscano compare su "Left", e prende spunto dal Presepe, altro tema caldo del periodo natalizio, viste tutte le battaglie tra i sostenitori del tradizionale simbolo di matrice cristiana e chi invece si oppone ad esso, in nome di una troppo decantata plurità culturale.

Polemica ripresa, tra l'altro, proprio a partire dal titolo della stessa raffigurazione ("In difesa del #presepe"), come a voler ulteriormente alimentare la diatriba in corso sminuendo allo stesso tempo l'importanza del valore che in tanti attribuiscono alla rappresentazione della Natività.

Nell'immagine diffusa da Vauro sul suo profilo Twitter sono raffigurati un San Giuseppe con le fattezze del leader della Lega Matteo Salvini, come sempre uno dei principali obiettivi della sua matita, ed una Madonna coi tratti somatici del presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

In mezzo ai due quello che dovrebbe essere il bambin Gesù il quale, terrorizzato dopo essersi reso conto dell'identità dei genitori, si lascia andare ad una esternazione decisamente infelice e poco delicata: "Mi sa che quest'anno chiedo asilo politico a Bibbiano". Il riferimento è abbastanza esplicito e non lascia spazio ad interpretazioni di alcun tipo.

Il fatto di aver calpestato con tanta leggerezza la tragedia vissuta da numerose famiglie vittime del sistema Bibbiano non ha lasciato insensibili gli utenti del social network.

Una delle prime a sfogarsi è proprio Giorgia Meloni, che commenta con grande amarezza: "La satira è sempre legittima e sacrosanta. Ma tentare di ridicolizzare uno scandalo che ha rovinato la vita di tanti genitori e bambini, per il semplice gusto di attaccarmi, è veramente qualcosa di ripugnante. Che pena".

Non si è fatta attendere neppure la replica del popolo di Twitter, fortemente indignato per la mancanza di sensibilità mostrata da Vauro. "Aspettiamo (come sempre) che il suo cuore pieno di eroico coraggio si lanci anche in una vignetta contro Maometto...ma credo che resteremo delusi, visto che tutti quanti conosciamo fin troppo bene la sua cara e vecchia codardia, tipica dei vecchi comunisti falliti", attacca un utente.

"Sei un poveretto. Primo perché se non credi non devi nemmeno nominarlo il Presepe e secondo perché su una storia come quella di Bibbiano starei molto attento a fare dell'ironia. La satira è altro, un dono che tu hai perso da tempo", replica un altro.

"In un colpo solo hai denigrato i cristiani, Gesù, la famiglia, i bambini e genitori vittime del

sistema affidi illeciti di Bibbiano. Sei l'esempio perfetto della sinistra, prima fai la morale per i ladri uccisi durante una rapina, poi ti fai beffe dei bambini. Orrore vomitevole", si legge in un altro commento.

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