"Finalmente la vecchia è morta". Mentre nel mondo si diffondeva il cordoglio per la scomparsa della Regina Elisabetta, c'era chi festeggiava. In diretta tv, con tanto di brindisi e palloncini. Come accade a una festa. Ha suscitato indignazione e polemiche a non finire quanto accaduto ieri su un'emittente argentina, Canale 22, dove l'addio alla sovrana britannica si è trasformato in un vero e proprio oltraggio a quest'ultima, tra offese ed espressioni triviali. A rendersi protagonista dello scandaloso siparietto, il conduttore Santiago Cúneo.
"Cuneo":
— ¿Por qué es tendencia? (@porquetendencia) September 8, 2022
Por sus comentarios sobre el fallecimiento de la reina Isabel II pic.twitter.com/OPM238Bf8G
Nei minuti in cui le emittenti internazionali rilanciavano il ferale annuncio di Buckingham Palace, il presentatore argentino appariva in uno studio addobato con festoni e palloncini. In sottofondo, una musica allegra. "È morta la figlia di p... È finita, una volta per tutte! Applausi, applausi a Satana che l'ha portata via!", ha esclamato Santiago Cúneo, stappando una bottiglia di champagne, mentre i suoi collaboratori applaudivano tutti sorridenti. Il prosieguo della diretta è stato un profluvio di insulti a Elisabetta II. "Non c'è più, la vecchia è morta! Avevo promesso che avremmo brindato", ha aggiunto lo showman. E ancora: "Questa feccia massonica è uscita dal pianeta Terra ed è una buona notizia per tutti".
L'incredibile sfogo anti-britannico, andato in scena sotto gli occhi degli spettatori, si è poi esteso anche al consorte di Elisabetta II, il principe Filippo di Edimburgo. "Il figlio di p... suo marito era già morto e ora anche lei se n'è andata! Celebriamo la morte di tutti gli inglesi che appartengono a quella Corona ladra, sudicia, genocida", ha esclamato Cúneo, con un tono particolarmente accalorato. E di nuovo: "È stato un tormento. Questa ammiratrice di Hitler ha finalmente trovato la sua fine". Il video ha suscitato un'ondata di rimostranze anche in Argentina, dove in molti hanno preso le distanza dalle parole del conduttore e attivista politico.
Le cause dell'odio ostentato dal presentatore hanno con ogni probabilità motivazioni storiche riguardanti la guerra per il
controllo delle isole Falkland-Malvinas, combattuta tra aprile e giugno del 1982. Il conflitto terminò con la vittoria di Londra ma l'Argentina ha sempre rivendicato i suoi diritti su quelle isole, vista la vicinanza geografica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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