Vendita Milan, Marina Berlusconi: "Siamo indignati per la falsificazione"

Marina Berlusconi sul falso scoop de "La Stampa" sulla vendita del Milan: "Indignati per la gravità di quanto è stato scritto"

Vendita Milan, Marina Berlusconi: "Siamo indignati per la falsificazione"

"Bufera Milan, inchiesta sulla vendita", titola in prima pagina il quotidiano La Stampa, che dedica ben tre pagine su una notizia poi rivelatasi del tutto infondata. La Procura di Milano, infatti, ha smentito che vi sia un'inchiesta sulla cessione del club rossonero ai cinesi, come invece ha scritto il giornale di Torino, che ha ipotizzato un prezzo gonfiato e flussi finanziari da Hong Kong, suggerendo che vi potesse essere stata una colossale operazione di riciclaggio di denaro. Da parte di chi? Ovviamente Silvio Berlusconi.

Dopo qualche ora sulla falsa notizia de La Stampa interviene Marina Berlusconi, presidente di Fininvest: "Il tempo sembra passare invano per certi metodi di intendere lo scontro politico e per chi di questi metodi da vent’anni è ostinato protagonista. La falsificazione di cui stamane si sono resi responsabili due quotidiani controllati dal gruppo De Benedetti, La Stampa e Il Secolo XIX, lascia indignati ed esterrefatti per la sua gravità".

"In tutta la lunga e complessa trattativa per la vendita del Milan - prosegue - la Fininvest si è comportata con la massima trasparenza e correttezza, come conferma la stessa Procura della Repubblica di Milano, avvalendosi della collaborazione di advisor finanziari e legali di livello internazionale".

Secondo la presidente di Fininvest "l'uscita dei due quotidiani, in piena campagna elettorale, l'enorme spazio e i toni riservati ad una notizia che era già stata segnalata come falsa e che falsa è stata confermata dalla Procura della Repubblica, non lasciano dubbi sulle reali intenzioni di questa operazione. Condotta, peraltro - sarà un caso? - proprio nei giorni in cui Carlo De Benedetti è sulle prime pagine per presunte vicende di insider trading. ''La Stampa'' e il ''Secolo XIX'' stamane hanno davvero scritto una pessima pagina di giornalismo".

Ghedini: "Notizie false, è un'aggressione"

"Il giornalismo d'inchiesta è uno straordinario valore che va tutelato e incentivato perché è uno dei cardini, oltre che salvaguardia, di un sistema democratico - dichiara l'avvocato Niccolò Ghedini -. Quando però si utilizzano false notizie non già per informare ma per aggredire e danneggiare una parte politica durante una delicata campagna elettorale, non si tratta più di giornalismo ma di fatti penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevanti. Ancora una volta un giornale con una precisa connotazione politica e imprenditoriale aggredisce il presidente Berlusconi con una notizia totalmente inventata".

"E ciò che è ancor più grave - sottolinea Ghedini - è rappresentato dal fatto che nella serata di ieri eravamo stati avvisati che la notizia, falsa, sarebbe stata pubblicata sul quotidiano La Stampa. Immediatamente avvertimmo il direttore del quotidiano e uno dei giornalisti della totale infondatezza, inverosimiglianza e falsità dell'assunto. Nonostante ciò la pubblicazione è avvenuta. La netta e chiara smentita dell'esistenza di qualsiasi indagine, in particolare ni confronti del presidente Berlusconi, da parte della Procura della Repubblica di Milano, che ringrazio per la tempestività della comunicazione in merito, non fa che confermare la già palese falsità della notizia.

È evidente dunque la pervicace volontà diffamatoria che non può che avere ragioni correlate all'intenzione di interferire nell'imminente competizione elettorale. Saranno ovviamente esperite tutte le azioni del caso".

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