L'Istituto universitario Salesiano di Venezia organizzerà domani un convegno sul bondage e sulle perversioni sessuali legate al dolore.
La notizia che fa strabuzzare gli occhi arriva da Mestre, dove i discepoli di Don Bosco dediti all'insegnamento in accademia, hanno lanciato un'iniziativa destinata a far discutere. Un'intera giornata destianta ad approfondire "Bondage e masochismo, dominazione e sottomissione". Temi che evidentemente non imbarazzano nemmeno un ente ecclesiastico aggregaro alla Pontificia università Salesiana di Roma: uno dei più importanti atenei della cattolicità.
Durante la giornata di domani, psicologi, sessuologi, medici e criminologi si alterneranno sul palco e in platea per ascoltare e parlare di temi che per molti sono ancora tabù: certo, l'incontro è stato organizzato nell'ambito di un master universitario di secondo livello di sessuologia, ma qualcuno ha comunque storto il naso. Oltre ai fedeli più sensibili, sul caso è intervenuta anche l'assessore regionale all'Istruzione, Elena Donazzan, che ha promesso di "verificare subito", auspicando che "si tratti di uno scherzo".
Da parte dei docenti, invece, nessun imbarazzo: il direttore del master in sessuologia Salvo Capodieci spiega che "l'asticella che divide la normalità dalla perversione si sposta sempre più in basso e risulta difficile stabilire una demarcazione fra condotte ritenute accettabili o normali e quelle che non lo sono": "Alcuni esempi sono l'interesse intenso e persistente verso lo sculacciare, fustigare, tagliare, legare o strangolare un'altra persona."
In effetti nel 2015 il manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali ha derubricato le
pratiche di bondage, dominazione e sottomissioni da patologie a semplici "parafilie". Il sottile confine fra "piacere, sudditanza e crimine" sarà dunque l'oggetto del convegno organizzato per domani all'università dei salesiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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