Falla nei controlli: vengono fatti sbarcare, ma una persona è infetta

A bordo della Westerdam c'era una persona infetta. Ma i passeggeri erano stati fatti sbarcare. E, secondo Repubblica, tra loro ci sarebbero 5 italiani

Falla nei controlli: vengono fatti sbarcare, ma una persona è infetta

È frenetica la ricerca delle persone, sbarcate dalla nave Westerdam qualche giorno fa, dopo la conferma di un caso di nuovo coronavirus a bordo. I passeggeri fatti scendere in Cambogia potrebbero aver preso voli per tornare nei loro Paesi, senza essere stati sottoposti alla quarantena. Tra loro, secondo quanto riporta Repubblica, ci sarebbero anche 5 italiani.

La Westerdam è stata in mare per due settimane e, dopo essere stata rifiutata da 5 Paesi, è approdata in Cambogia, dove il governo ha permesso ai passeggeri di scendere a terra. La compagnia aveva assicurato di non aver registrato alcun caso di coronavirus, dopo aver sottoposto al test una ventina di persone, che presentavano sintomi sospetti, come febbre e tosse. Tutte, però, erano risultate negative. Agli altri, invece, sarebbe stata fatta solamente la prova della temperatura. Così, i passeggeri della nave da crociera avevano potuto scendere a terra. Ma, un paio di giorni dopo, una passeggera americana della Westerdam era stata fermata in Malesia ed era risultata positiva al Covid-19. Molte le persono venute in contatto con la donna americana, che ora sono nei mirino delle autorità, che stanno facendo di tutti per rintracciarle.

E tra loro, secondo Repubblica, ci sarebbero anche 5 italiani. A confermarlo al quotidiano sarebbe stato l'ambasciatore del nostro Paese in Thailandia: "Ci risulta che siano ripartiti, non abbiamo più ricevuto richieste di assistenza da parte loro", avrebbe detto. Gli italiani sarebbero scesi dalla nave, prima che il contagio fosse noto. Due di loro sarebbero residenti in Brasile e quindi potrebbero aver fatto ritorno lì, mentre gli altri tre potrebbero essere arrivati in Italia.

In molti vedono nella Westerdam una possibile prima falla nel sistema internazionale che mira a proteggere i vari Paesi dalla diffusione del virus. A bordo della nave c'erano 2.200 e un primo gruppo era stato fatto sbarcare lo scorso venerdì al porto di Sihanoukville, dopo il via libera delle autorità cambogiane.

A bordo della nave sono rimasti ancora circa mille passeggeri, che sono stati sottoposti ai test, per escludere altri casi di contagio. Intanto è caccia alle persone sbarcate nei giorni scorsi, che probabilmente sono dirette o sono già arrivate nei loro Paesi di origine. La compagnia sta collaborando con le autorità, per cercare di rintracciarle.

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