Ventimiglia, il sindaco stacca la corrente alle slot machine

Decisione senza precedenti del sindaco Enrico Ioculano che con un'ordinanza ha imposto di staccare la spina delle videolottery dalle 7 alle 19. Gestori di bar e tabaccherie in rivolta, ma lui tira dritto: "È un problema di salute pubblica"

Ventimiglia, il sindaco stacca la corrente alle slot machine

Ventimiglia non è solo la città degli immigrati che alloggiano in luoghi di fortuna in attesa di spiccare il volo verso la Francia e il Nord Europa. Come tante altre città italiane, anche l'ultimo avamposto italiano prima del confine ha da tempo un grosso problema con le slot machine, gli apparecchi che mangiano i soldi di giovani e meno giovani, disoccupati e pensionati. Il sindaco, Enrico Ioculano, ha varato un'ordinanza per limitare gli orari di accensione delle videolottery alla fascia oraria tra le 19 e le 7 del mattino. Di giorno, niente da fare. Chi non staccherà la corrente delle slot incapperà in una multa di 500 euro, e chi sarà sorpreso più volte a disattendere l'ordinanza pagherà con la chiusura di tutte le apparecchiature elettroniche per 5 giorni.

Ma non tutti sono d'accordo con il sindaco, che ha giustificato il provvedimento con urgenti motivi di salute pubblica a tutela delle fasce più deboli, ovvero minori, anziani e persone fragili, già minate dalla ludopatia, ovvero dalla dipendenza dai giochi. "Qualcuno tra gli esercenti dei bar non l’ha presa bene, altri ci hanno detto che sarebbe stato corretto aspettare che anche i comuni del comprensorio facessero altrettanto: ma bisognava partire. Perché, come abbiamo ben chiarito, si tratta di un problema di salute pubblica", le parole di Ioculano riportate da Repubblica. Ma i gestori di bar e tabaccherie rimangono sulle barricate. In primis per il danno economico che sono destinati a subire. E, oltre al danno, c'è la beffa delle slot che continuano a rimanere accese poco lontano da Ventimiglia, a ponente come a levante, nei lussuosissimi casinò di Montecarlo e Sanremo.

"Siamo rimasti un po’ sconcertati da questo orario così restrittivo. Posso capire che quello delle slot machine sia un discorso delicato, ma noi che facciamo parte di una categoria legalizzata dallo stato, quindi non facciamo altro che espletare questo ed avendo investito in questo settore", dice a SanremoNews la titolare di una tabaccheria del centro storico di Ventimiglia. Un collega va addirittura oltre, collegando il divieto stabilito dal Comune alla possibile perdita di posti di lavoro. "Ci sentiamo molto penalizzati. Noi abbiamo anche due dipendenti e, se avremo delle perdite, per forza di cose dovremmo lasciarne uno a casa. Stiamo aspettando di capire come si evolveranno le cose, ma in questo momento siamo molto preoccupati, abbiamo rilevato l’attività e ci abbiamo anche investito molto, questa proprio non ci voleva", spiega il proprietario del locale.

Ma il sindaco dem Ioculano tira dritto. "Paradossalmente, in un casinò le persone sono identificate, ed è più facile riconoscere il problema. Noi abbiamo voluto dare un segno preciso: peraltro, già tre anni fa un’ordinanza prevedeva lo stop all’installazione di nuove slot, ora stringiamo ancora un po’ le norme.

Avremmo voluto farlo di concerto con altri comuni, finora per ragioni diverse non è stato possibile, ma spero che altri sindaci seguano la nostra iniziativa". Secondo la Asl locale i pazienti ventimigliesi in cura per ludopatia sono 49, a cui bisogna aggiungere le persone che si rifiutano di chiedere aiuto.

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