A Vercelli, una poliziotta è stata presa a calci e pugni da una donna mentre stava effettuando un controllo anti-Covid. Il fatto, gravissimo, è avvenuto in centro, in piazza Cavour.
Poliziotta aggredita a calci e pugni
L'agente era intervenuta insieme ad alcuni colleghi davanti a un bar per arginare un assembramento che era venuto a crearsi proprio davanti al locale. Secondo quanto ricostruito, una cliente avrebbe prima incitato le persone presenti a ribellarsi ai controlli da parte delle forze dell’ordine, e poi, subito dopo essere stata invitata a calmarsi, avrebbe iniziato a insultare la poliziotta, prendendola anche a calci e pugni. La donna è stata quindi arrestata e accusata di violenza, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Il bar è stato sanzionato con la chiusura di 5 giorni.
Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, ha commentato quanto avvenuto nella città piemontese: “Una collega in servizio di volante a Vercelli è stata presa a calci e pugni da una donna durante un servizio per il contenimento dell'emergenza Covid. Un colpo l'ha raggiunta vicinissimo a un occhio e lei se l'è vista molto brutta. L'esagitata che l'ha aggredita è stata arrestata, ma quale concreta punizione possiamo aspettarci per lei?". Quando la poliziotta è stata raggiunta da un calcio all'altezza del cinturone che le ha fatto cadere la radio di servizio, si è d’istinto piegata per raccoglierla ed è stata quindi raggiunta in pieno volto da un altro calcio che l’ha colpita vicino allo zigomo. Mazzetti ha tenuto a sottolineare che “il lavoro del poliziotto è sempre stato complicato e difficile, ma gli atteggiamenti di violenza diffusa, certamente resi ancor più arroganti da un vergognoso senso di impunità, sono ormai tanti e tali da rendere veramente un'impresa ardua finire la giornata senza grane, senza danni, senza incidenti di ogni genere”.
"In Italia aggredire le forze dell'ordine è diventato uno sport"
Ha anche precisato che quello che è avvenuto alla collega, alla quale ovviamente viene augurata pronta guarigione, e manifestata la più totale solidarietà, è solo l’ultimo episodio che conferma come, in Italia, “aggredire gli appartenenti alle forze dell'ordine è praticamente ormai uno sport. In pratica non esiste una risposta del sistema adeguata a certi atteggiamenti che, oltre a mettere a rischio l'incolumità degli operatori, calpestano la dignità loro e delle istituzioni che rappresentano.
È scandaloso che nessuno metta mano a questo stato di cose assurdo, e che mentre ancora noi scriviamo verbali di arresto di certi soggetti, loro normalmente siano già a spasso, magari a insultare o prendere a calci il prossimo poliziotto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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