Vercelli, somalo stupra minorenni e tenta fuga in bus verso Parigi

Gli inquirenti temono che le vittime delle violenze da parte dell’orco somalo, che aveva ottenuto lo status di rifugiato politico nel 2008, possano essere ben più numerose

Vercelli, somalo stupra minorenni e tenta fuga in bus verso Parigi

Gli agenti della polizia di Vercelli hanno dato esecuzione al fermo di uno straniero accusato del reato di violenza sessuale aggravata ai danni di due giovani minorenni, rispettivamente di 11 e 17 anni.

Il responsabile è stato tratto in arresto proprio mentre stava trentando di fuggire dal Paese e si trovava a bordo di un autobus in possesso di un biglietto di sola andata con destinazione Parigi.

Le complesse indagini da parte degli inquirenti hanno potuto avere inizio grazie alla preziosa testimonianza di una delle due piccole vittime. La 17enne, infatti, era riuscita a vincere la paura ed a contattare il numero emergenza minori (114), segnalando agli operatori le violenze subìte ad opera del suo aguzzino. Durante la comunicazione, tra l’altro, la telefonata si era interrotta in maniera brusca ed improvvisa, facendo scattare immediatamente l’allarme a causa del timore che la ragazza avesse potuto subire delle ripercussioni per quel suo gesto.

La paura che qualcosa di brutto potesse esser accaduto all’adolescente aveva portato gli operatori del 114 a contattare immediatamente le forze dell’ordine per segnalare il fatto. Proprio grazie a ciò, gli uomini della questura di Vercelli sono intervenuti presso il centro destinato ad accogliere minorenni particolarmente vulnerabili, da cui era partita la chiamata.

I poliziotti hanno pertanto attivato il protocollo di protezione per le vittime di stupro, preoccupandosi di far trasferire immediatamente la 17enne e la sorella gemella, testimone delle violenze, in una struttura protetta.

È da quel momento che sono scattate le indagini sul centro incriminato, grazie alle quali è stato possibile in breve tempo risalire al nome di una seconda vittima, stavolta una bambina di 11 anni.

Le testimonianze raccolte dagli inquirenti hanno permesso di focalizzare l’attenzione sul responsabile, un somalo di 36 anni che nel 2008 aveva ricevuto lo status di rifugiato politico. Lo straniero era stato tra l’altro insignito del ruolo di operatore presso numerosi centri che si occupavano di dare assistenza a minorenni in difficoltà, ottenuto con regolare assunzione. Approfittando del suo nuovo status, il somalo aveva più volte abusato delle piccole vittime, obbligandole a soddisfare i suoi animaleschi istinti sessuali. La preoccupazione tra gli inquirenti è che possano esserci anche altre vittime dell’orco, pertanto le indagini non possono dirsi ancora concluse.

Temendo che l’uomo potesse avere sentore delle investigazioni a suo carico e decidesse di tentare la fuga, gli uomini in divisa hanno deciso di farlo pedinare costantemente, e proprio grazie a ciò è arrivato il fermo dello scorso 15 marzo.

Lo straniero, con bagagli e biglietto di sola andata in mano, aveva infatti intenzione di fuggire in Francia a bordo di un pullman in partenza da Torino. Tutto inutile, dato che la procura della Repubblica di Vercelli, una volta emesso un provvedimento di arresto nei suoi confronti, ha dato finalmente esecuzione all’arresto.

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