Da ieri, fino a venerdì 30 novembre, 50 esperti di vulcanologia provenienti da tutto il mondo saranno a Napoli per presentare i loro studi scientifici in merito ai nuovi e possibili scenari in caso di un’eruzione del Vesuvio e dei Campi Flegrei. Gli studiosi sono stati convocati nella città partenopea dall’ingegnere fluidodinamico, Flavio Dobran, docente presso la New York University e numerosi istituti accademici internazionali che, utilizzando il suo Simulatore vulcanico globale, prevede, in caso di esplosione del Vesuvio, “uno scenario apocalittico”.
Lo strumento, attraverso una serie di equazioni e algoritmi, analizza il comportamento del magma del complesso vulcanico Somma-Vesuvio nelle ultime migliaia di anni e dunque la risalita in condotte vulcaniche, le dispersioni di prodotti vulcanici nell’atmosfera, le propagazioni di flussi piroclastici sulle pendici del Vesuvio. In sostanza, grazie a questi studi specifici, basati su tale modello informatico, Dobran è in grado di dire quante persone realmente potrebbero essere interessate dai vari fenomeni, come il flusso piroclastico e caduta di ceneri.
Secondo lo studioso, un’eventuale eruzione del Vesuvio potrebbe portare alla morte di milioni di persone in poco tempo, se non si riorganizza il territorio napoletano. “Bisogna educare la popolazione iniziando con un’attività capillare nelle scuole napoletane – ha spiegato Dobran – della provincia e anche in quelle della zona flegrea. Dalle ricerche è emerso anche che le eruzioni su media scala, per quanto riguarda il Vesuvio avvengono una volta ogni quattro, cinque secoli. L’eruzione su media scala più recente è quella del 1631, che distrusse gran parte del territorio intorno al vulcano facendo migliaia di morti”.
Lo studioso della New York University punta l’indice sulle istituzioni, che dovrebbero pianificare urbanizzazione e infrastrutture in funzione di una possibile e imminente eruzione. “I Piani di evacuazione riguardanti il rischio Vesuvio e Campi Flegrei – ha detto Dobran – lavorano in direzione opposta a resilienza e sostenibilità del territorio napoletano.
Bisogna invece creare città resilienti e sostenibili. Costruire città resilienti sui vulcani è un’impresa complessa in cui la valutazione degli scenari di eruzione vulcanica deve essere eseguita con strumenti in grado di simulare in modo affidabile le eruzioni complete”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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